Perché tutti i creators si stanno spostando su Twitch? Perché molti stanno pubblicando sempre meno su Youtube? Zeb89 ha risposto a queste domande con un video intitolato “Per la gente che PRETENDE i video“. Lo youtuber aretino, il cui vero nome è Kenneth Enrico Caselli, è un appassionato di vecchia data di videogiochi: era il 2006, quattordici anni fa, quando decise di aprire il suo canale, che oggi ha quasi 500mila iscritti.
Ma ecco la sua polemica:
“Youtube non è un sito adeguato dove postare video come lavoro. E’ una vetrina dove farsi conoscere. Ci sono ancora un sacco di persone in quanto sito vario di contenuti. C’è di tutto ed è normale che ci sia un’elevata concentrazione di persone. Ma oggi nel 2020 Youtube non è un sito adeguato dove lavoare come intrattenitore. E’ totalmente inefficente e inadeguato. Non paga un ca**o. Lo ripeto per chi non avesse capito: non paga un caz*o. Io francamente la visibilità già ce l’ho. Ma dato che non si può renderlo un lavoro con la monetizzazione di AdSense senza fare marchette di me*da o pubblicizzare marchi di me*da. Non si può dipendere dalla piattaforma.
(…) C’è un calo drastico, irrecuperabile. Non è che io ti posso far fare 4 milioni di visualizzazioni al mese e tu mi paghi 2 mila euro. Allora vado a fare il commercialista o l’avvocato. Non è normale. ‘Eh ma ti deve bastare’. Vai a fanculo, ma se sei un morto di fame sono problemi tuoi. Dico che Youtube rispetto a Twitch è una me**a“.
Zeb89 (che ora spopola su Twitch) ha anche svelato i guadagni ricavati dalla piattaforma:
“Per un milione e mezzo di views ti danno 600 euro, che è una cifra misera. Non vai oltre a quello. Non mi sto lamentando che guadagno poco perché ho poche views. No, io come canale ho sempre fatto meglio e di più. Adesso che non pubblico quasi più niente, faccio ancora un milione di views, eppure non si guadagna una sega. Zero. Questa cosa accade a tutti i canali”.
Così la guerra tra Twitch e Youtube continua. Su YT, per esempio, la parola Twitch non si può nominare…