Sappiamo che il nostro pubblico è composto da lettor* super affezionat*: non ve ne perdete mai una e quando facciamo i quiz sulle news della settimana siete super brav*! Attent* come siete, avrete notato sicuramente che tra queste righe ci sono un bel po’ di parole asteriscate. Spesso ci chiedete come mai su Webboh utilizziamo questo tipo di scrittura, così, abbiamo deciso di spiegarvelo!
Stiamo vivendo degli anni ricchi di progressi che noi tendiamo sempre ad abbracciare. Per questo motivo abbiamo deciso di comunicare utilizzando un linguaggio il più possibile inclusivo. Facciamo un esempio pratico: consideriamo la parola tutt*. Con l’asterisco racchiudiamo in un grande contenitore sia il genere maschile (tutti) sia quello femminile (tutte)… ma riusciamo anche a includere chi non si riconosce in nessuno di questi generi.
Parliamo quindi in generale, indistintamente, non per categorie. Tendiamo le braccia a qualsiasi essere umano, comunità LGBTQ+ compresa, utilizzando come riferimento un genere neutro. Magari avrete visto anche delle parole in cui, al posto dell’asterisco, si usa la schwa (cioè “tuttə“). Beh, è esattamente la stessa cosa, è un’alternativa, diciamo.
C’è in corso un dibattito accademico che riguarda proprio l’utilizzo del genere neutro, perché non tutta la comunità letteraria è d’accordo sulla sua introduzione nella nostra lingua. In italiano, infatti, non esiste. C’è anche chi, però, lo sostiene fortemente, anche tra gli/le espert*. Noi di Webboh, ovviamente, siamo pro: speriamo che prima o poi potremo scrivere in questo modo anche nei temi a scuola!