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I videomessaggi dall’Africa sono virali su TikTok: cosa c'è dietro? Un documentario svela una verità choc

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Un gruppo di ragazzi provenienti dall’Africa sta spopolando su TikTok grazie ad alcuni videomessaggi: cosa si nasconde dietro?

Tra i video che hanno catturato maggiormente l’attenzione su TikTok negli ultimi tempi, ci sono sicuramente quelli che vedono come come protagonisti un gruppo di ragazzi che vivono in Africa (non è specificato da quale Stato, per la precisione). Il contenuto dei loro video? Si occupano di inviare videomessaggi con dediche ed auguri a persone che vivono dall’altra parte del mondo. Non avete mai sentito parlare? Ecco tutto quello che dovete sapere su questo fenomeno, che alcuni giornalisti britannici hanno definito “razzismo in vendita“.

Tra i messaggi che sono andati virali non mancano auguri per compleanni, celebrati nelle diverse lingue del mondo, per feste o celebrazioni. Lo schema si ripete per ogni video: i ragazzi, vestiti in modo sempre differente, con qualche accessorio a forma di cuore, collane e con gli occhiali da sole, leggono dei messaggi accompagnati dalla loro lavagnetta. Ogni video ha un costo di circa 40 euro.

Questo servizio, diventato virale su TikTok, è diffuso sul web già da tempo. Sono diverse le agenzie che si occupano di far realizzare questo tipo di videomessaggi, e non solo con figuranti provenienti dall’Africa, ma anche dalla Russia. Circa un anno fa la BBC, la televisione di Stato britannica (per intenderci, una sorta di “Rai”, ma nel Regno Unito), ha realizzato un documentario chiamato “Racism for Sale”, ovvero razzismo in vendita, che parla di una pratica piuttosto simile a quella descritta qui.

Nel documentario si possono vedere una carrellata di video non troppo diversi da quelli virali in queste settimane nei Per Te. Invece che messaggi in lingua italiana, tuttavia, se ne possono leggere alcuni in cinese, a volte anche letti da bambini, che non sanno che tipo di frasi hanno il compito di pronunciare. “Sono un mostro ne*ro, il mio quoziente intellettivo è basso“: questo uno dei messaggi in cinese che hanno fatto leggere ad alcuni ragazzi del Malawi, come riportato dal sito della rivista Il Mulino.

La pratica, stando a quanto rivelato dall’inchiesta, si nasconderebbe dietro ai presunti aiuti economici alle comunità che deriverebbero dalla vendita dei video. In realtà, in base alle indagini di un giornalista cinese, i guadagni delle persone coinvolte nei video sarebbero da fame. A guadagnarci, invece, sarebbero le agenzie che forniscono i servizi. Insomma, sembra che dietro a questi video virali ci sia ben altro che una “semplice” vendita di video-saluti ed auguri, attiva già da diverso tempo. Che ne pensate di questi videomessaggi dall’Africa?

[FOTO: TikTok]

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