Negli ultimi giorni si parla molto della difficile situazione in Venezuela e delle elezioni che si sono svolte lo scorso 28 luglio. Ma come mai? Perché la situazione sembra essere così preoccupante e tantissime persone ora ne stanno parlando? Proviamo a fare chiarezza, passo dopo passo.
Premessa: da anni il Venezuela vive in una situazione di crisi economica, politica e sociale continua. La povertà, causata dalla disoccupazione dilagante e dalla scarsità dei beni di prima necessità, ha portato molte persone a lasciare il Paese in cerca di fortuna. I problemi si sono accentuati da quando è salito al potere il presidente Nicolas Maduro, che governa in modo autoritario dal 2013.
Il 28 luglio la popolazione è stata chiamata a scegliere il nuovo presidente. Secondo i sondaggi realizzati alla vigilia delle elezioni, l’opposizione, in particolar modo il candidato Edmundo González Urrutia, era in netto vantaggio, tanto che si parlava di una vittoria ampia, con il 73% dei voti. Invece, a sorpresa, il presidente uscente è stato rieletto con il 51% dei voti. La vittoria di Maduro è stata contestata dall’opposizione, che ha parlato chiaramente di brogli elettorali (ovvero ha imbrogliato modificando l’esito del voto). Nove Paesi sudamericani (Argentina, Costar Rica, Ecuador, Guatemala, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana e Uruguay) hanno chiesto il riconteggio dei voti alla presenza di osservatori internazionali indipendenti. La stessa ONU (l’Organizzazione delle Nazioni Unite è la principale organizzazione internazionale al mondo) ha richiesto ufficialmente la massima trasparenza sul conteggio dei voti.
Da qualche giorno nelle strade di molte città del Venezuela si stanno registrando rivolte e proteste contro il regime che ha portato all’arresto di oltre 1000 persone. Al momento, poi, si contano 21 morti e decine di feriti, ma il numero è in continuo aggiornamento. Il presidente ha deciso di arrestare i leader politici e ordinato l’espulsione dei rappresentanti diplomatici di sette Paesi.
La popolazione venezuelana, specialmente coloro che vivono all’estero, sta cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla grave situazione che sta vivendo il proprio Paese. Moltissim* creator e artist*, come ad esempio Lele Pons o il cantante Mida in Italia, ne stanno parlando sui social, con la speranza che le persone si informino e che chiedano giustizia per il popolo venezuelano.
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