Conosciuta sui social con il nome VaccaPower (qui la sua storia), la creator ha rivelato qual è il vero significato del suo nickname. Ma perché proprio adesso? Ecco cosa ha detto in un video su Youtube:
“Zao guys! Oggi, dopo quattro anni, mi sono decisa a raccontarvi la storia dietro al mio nickname. L’ho raccontata come la racconterei a un amico, quindi per molti potrebbe essere una storia confusa (ma spero neanche troppo), ma non mi sono organizzata un discorso. Non mi piace perlarne perché non voglio portare rancore per vecchie amicizie e familiari. E mi spiace ricordarmi le brutte sensazioni provate in quel periodo”.
La storia raccontata da Giada (è questo il suo vero nome!) risale all’estate 2017. Ecco quali sono state le sue parole riguardo la scelta del nome non affatto casuale :
“Io non ero così sicura di me. Ero molto timida. Fino ai 17 anni non riuscivo a parlare con i ragazzi perché ho subito bullismo anche alle elementari. Mi chiamavano mostro, aborto… dei bambini, bambini! Immaginate come fosse la mia autostima al tempo. Non sapevo approcciarmi alle persone, principalmente con i ragazzi. Ero così tanto presa di mira dai ragazzi che mi ero convinta di essere lesbica perché non avevo possibilità con loro. Alle superiori credevo di aver trovato un buon gruppo di amiche, eravamo molto legate. Ancora non avevo un buon approccio con i ragazzi, ma almeno avevo delle amicizie”.
VaccaPower, la verità dietro al suo nickname!
Così la creator ha raccontato la storia che l’ha portata a chiamarsi così sui social:
“Nell’estate del 2017 ero un po’ più sicura di me. Decisi di osare un pò di più. Passavo le vacanze in Sicilia con la mia famiglia. Quell’estate mi scrivono dei ragazzi del posto in cui stavo. Uscii con uno dei ragazzi Io avevo 17 anni e lui 18. Al terzo appuntamento è successo qualcosa, lui non è che mi attraesse molto, ma al tempo il fatto che lui fosse attratto da me fisicamente mi piaceva e quindi ci feci qualcosa, nulla di troppo “mmm”, le mie prime esperienze. Tornata a casa io lo racconto al cugino di mio cugino perché lui mi aveva rivelato un suo segreto e sembrava si fidasse di me. Noto che la mia famiglia mi guarda storto. Lui insomma lo aveva raccontato tipo a mia sorella, a mio cugino e la voce è arrivata a mia nonna e mia zia.
Non ve lo auguro, non sapete quante. volte sono stata chiamata “poco di buono”. Avevo brutti pensieri in quel periodo… infatti ho il tatuaggio con la scritta “stay a live“. Quando tornai in Veneto lo raccontai alle mie amiche. In quel periodo andava un’app anonima chiamata “this crush” e mi arrivavano messaggi anche lì che mi davano della poco di buono. Una di queste un giorno mi racconta che una del nostro gruppo aveva raccontato tutto alla classe e che le voci giravano. Mi è crollato tutto addosso, perché fare una cosa del genere? Ero attaccata da tutti per questo e non avevo veramente nessun amico. Sono rimasta sola, ho passato questo brutto periodo. Non volevo nemmeno uscire di casa, tutto mi metteva ansia. Allora mi sono detta, perché non farci video a riguardo ridendo? Se tu dai il potere a qualcuno di distruggerti, ne abuserà. Allora perché non prendere la situazione in mano e fare tutto da sola? Perché se io rido a riguardo, se tu mi chiami Vacca ma io dico in primis di esserlo e anzi me ne vanto, per te non è la stessa cosa insultarmi. Per questo Vaccapower: il potere di esserlo.
Giada ha concluso il discorso con un interrogativo che vi lasciamo anche noi: “Ve lo aspettavate?”.
[Foto: Youtube]