In un recente articolo pubblicato qui, il Wall Street Journal ha reso note alcune informazioni relative ad un presunto utilizzo di TikTok, la piattaforma social del momento, da parte di ISIS.
Avete letto bene. Di recente, la più temuta organizzazione terrorista internazionale avrebbe infatti cercato di fare propaganda jihadista proprio tramite la piattaforma.
TikTok è un’app utilizzata soprattutto da giovani e giovanissimi. E questo, di certo, voi lettori di Webboh lo saprete benissimo. Ma TikTok è anche e soprattutto un mezzo per pubblicare contenuti divertenti, irriverenti e in generale del tutto innocui. Non certo frasi e proclami razzisti e/o estremisti.
Sembrerebbe che nelle ultime settimane una società di nome Storyful abbia individuato una dozzina di profili (tutti con un migliaio di follower, per lo più) che caricavano video di propaganda salafita. Questo, almeno, è quello che ci racconta il WSJ.
I sermoni che già erano circolati negli scorsi anni, soprattutto dopo la recente ondata di attentati in Occidente, si sono così “aggiornati”. Lo Stato Islamico ha accompagnato i suoi video (già cancellati, ovviamente) con cuoricini ed effetti “adorabili”, per cercare in qualche modo di coprire le sue nefandezze.
Ecco un esempio dei video di TikTok dell’ISIS apparsi sul web.
Non andate a cercare gli account incriminati, neanche per sbaglio. E questo non perché temiamo che vi possiate affiliare all’Isis. Il motivo è che sarebbe una perdita di tempo. La piattaforma ha bloccato tutti i gli account incriminati e sta attualmente effettuando le ricerche del caso per evitare che cose simili si ripetano in futuro.
TikTok, purtroppo, non è l’unica piattaforma online dove l’ISIS sia riuscito ad infilarsi. Negli anni lo Stato Islamico aveva messo le mani su Facebook e Twitter. La piattaforma di Mark Zuckerberg, dal canto suo, si è trovata costretta ad eliminare negli anni oltre 26 milioni di contenuti dell’organizzazione terroristica.