Dopo l’India anche il Pakistan ha deciso di vietare TikTok. I motivi, però, non riguardano la sicurezza della privacy, aspetto che da mesi sta mettendo a rischio la possibilità di utilizzare la app anche negli Stati Uniti, ma i contenuti che vengono pubblicati.
Cosa è successo di così grave? Secondo l’Authority per le Telecomunicazioni (PTA) la app non è riuscita a rimuovere i contenuti immorali e indecenti. Così, come aveva vietato per lo stesso motivo le app di appuntamenti, come Tinder e Grinder, ha deciso di vietare anche TikTok lasciando a piedi gli utenti che l’hanno installata 43 milioni di volte (dodicesimo mercato più grande al mondo in termini di installazioni).
In parole povere: nella prima metà del 2020 l’autorità, dopo aver ricevuto denunce da diverse fasce della società, aveva chiesto a Bytedance di limitare 40 account e la società cinese ne ha limitati solo due:
L’autorità ha concesso molto tempo per rispondere e rispettare le indicazioni riguardo lo sviluppo di un meccanismo efficace per una moderazione in maniera proattiva, ma TikTok non ha rispettato pienamente le istruzioni. Pertanto abbiamo emesso l’ordinanza per il blocco della app nel Paese.
La società cinese ha replicato (fonte The Verge):
Abbiamo in atto robuste protezioni. Speriamo di tornare presto in Pakistan. TikTok è una piattaforma inclusiva, costruita sulle fondamenta dell’espressione creativa. Speriamo di raggiungere una conclusione che ci aiuti a servire la comunità online vivace e creativa del Paese.
La PTA è pronta a rivedere la sua decisione se Bytedance risponderà alle richieste.