Salvo clamorosi colpi di scena TikTok è ufficialmente salvo: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato che l’accordo tra Bytedance e Oracle è molto vicino. Ciò vuol dire che la app non sarà cancellata dagli store e che chiunque voglia fare affari con la società cinese non rischierà sanzioni. In parole povere TikTok non chiude.
Che cosa prevederebbe l’accordo? Bytedance manterrebbe la quota di maggioranza di TikTok a livello globale e il controllo dell’algoritmo. Oracle entrerebbe come socio di minoranza con il ruolo di partner tecnologico e sarebbe responsabile della gestione dei dati della app, che verrebbero gestiti. Ovvero, sarebbe una sorta di garante della tutela della privacy dei dati sensibili degli americani, perché i dati sarebbero gestiti e archiviati negli Stati Uniti.
Non è finita qui. Bytedance ha proposto di creare il quartier generale della app negli Stati Uniti ed è pronta ad offrire 20.000 nuovi posti di lavoro in America.
Per Trump si tratterebbe di una vittoria su più fronti. L’accordo porterebbe nuovi posti di lavoro, garantirebbe la privacy degli americani e avvantaggerebbe il presidente di Oracle, Larry Ellison, che è uno dei suoi principali finanziatori.
Per la fumata bianca manca solo l’ok del Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS). Il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, che presiede il CFIUS, e il segretario al Commercio Wilbur Ross si sono incontrati poche ore fa per esaminare la proposta.
La storia di TikTok avrà un lieto fine? Sembrerebbe proprio di sì. Ma, c’è un ma, un’ultima incognita: secondo Reuters Trump potrebbe fare pressioni chiedendo che il Governo degli Stati Uniti possa approvare i direttori del consiglio di TikTok e gestire i rapporti con i principali fornitori della app. Ma a questo punto insistere non converrebbe a nessuno. Così vincono tutti, chi più, chi meno.