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Sangiovanni cambia look per l’uscita del nuovo album e dice addio ai capelli lunghi: lui spiega perché l’ha fatto!

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Sangiovanni ha stravolto il suo look: “Ora sono felice”, dice lui. Perché ha tagliato i capelli? Scopriamolo insieme!

Avevamo imparato a conoscere Sangiovanni con i capelli lunghi. Ora il cantante ha deciso di stravolgere il suo look. Addio alla chioma lunga, adesso si presenta con i capelli (quasi) rasati a zero, “alla militare”. “Ora assomiglio a Rudy Zerbi“, è la risposta ironica che ha dato Sangio a un giornalista di Billboard, che l’ha intervistato. Perché ha deciso di prendere questa scelta di stravolgere il suo look? L’ha spiegato lui stesso:

Avevo bisogno di un cambiamento perché mi sentivo poco curato e alla deriva. E i miei capelli non mi piacevano più, erano troppo pesanti. E poi avere i capelli così oggi è totalmente nel mood della musica che sto per proporre.

Billboard

In un’altra intervista ha aggiunto quali sono i pro di questo nuovo taglio: “Ora sono felice, mi sento veramente bene. Mi piaccio così e questo taglio ha tanti vantaggi, tra cui faccio la doccia in cinque minuti e i capelli non li asciugo neanche. Così non arrivo più in ritardo agli appuntamenti. Lo svantaggio è che sento più freddo“.

Oggi, l’8 aprile, è uscito il suo nuovo album che si intitola “Cadere volare”. All’interno del disco, in una canzone, canta: “Vorrei trovare un punto fermo un riferimento ricredere in quello che ho perso e sorridere”. Infatti il cantante racconta di sentirsi un po’ perso: “Mi sento di vagare per lo spazio e per il mondo. Ci sono giorni in cui sto bene e altri molto meno. Non ho niente a cui aggrapparmi. Mi capita spesso di essere triste, in modo molto intenso, ma bisogna andare avanti a vivere. E poi sono anche felice. Insomma, alterno“.

Nel disco c’è anche una canzone dedicata all’ansia:

Non mi lascia mai, adesso ce l’ho. È come avere un prurito perenne! Per questo ho voluto dedicarle una canzone ma non ho voluto nominarla. Così gli altri potevano anche pensare a una donna. Il suono è in contrasto con la condizione ansiogena ma è voluto. Perché in fondo l’ansia non va combattuta: meglio conviverci pacificamente.