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Salacca, la sua storia: “Sono cresciuto nell’omofobia, pensavo di essere sbagliato”. Ora è una star di TikTok

Salacca-tiktok

Mi chiamo Salah, c’è l’h, per questo Salacca“, si legge nella sua bio di TikTok. Al secolo Salah El Ayoubi, tutti lo conoscono come Salacca. Lui è un ragazzo italiano con origini marocchine (nato il 10 dicembre 2002 a Vizzolo, in provincia di Milano, ha passato quasi tutta la sua vita a Crema) ed è una star dell’Alt TikTok con più di 300mila followers.

Simpatico, ironico, divertente: Salah viene apprezzato per la sua schiettezza. Ma dietro a tanta leggerezza, c’è un passato fatto anche di sofferenze. Ecco la storia di Salacca, raccontata da lui stesso su Webboh:

“Sin da piccolo sapevo di essere speciale, sapevo di non essere come tutti gli altri bambini. Da piccolino la gente mi prendeva in giro perché ero un ragazzo femminile con una voce molto acuta, e come è normale che sia ho sofferto da piccolo. Non capivo cosa ci fosse di male in quel che fossi. Sono cresciuto nell’omofobia e in un contesto dove regnava la mascolinità tossica.

Mi hanno sempre detto: ‘Sei un uomo, comportati da tale’. Ho pensato fossi sbagliato fino alle medie, avevo molti amici ma anche molta gente che mi prendeva in giro alle spalle. Per fortuna non mi è mai capitato di subire episodi di razzismo per le mie origini. Ora ho quasi 18 anni, due anni fa ho fatto coming out e sono fiero di quel che sono diventato“.

Salacca, tutte le curiosità sul tiktoker

Attualmente frequenta l’ultimo anno di un istituto tecnico dove studia relazioni internazionali, e l’anno prossimo inizierà l’università (ma non sa ancora quale). “Per quanto riguarda i social, per quanto siano tossici a volte, a me hanno salvato. Ho un pubblico davvero d’oro, non ricevo mai un insulto, solo tanto tanto amore. Può sembrare frivolo ma avere gente che ti apprezza nonostante tu, di fatto, non la conosca ti dà davvero tanta sicurezza e autostima“. Salah non usa i social in maniera frivola:

“Serco sempre di sensibilizzare certe tematiche di attualità, sono quel tipo di influencer a cui non piace stare zitto davanti alle ingiustizie, e uso il potere mediatico per diffondere consapevolezza. Penso molti più influencer dovrebbero usare le loro piattaforme anche per argomenti un po’ più seri qualche volta”.

Non sa cosa vuole fa grande, ma – dice – “di una cosa son certo: continuerò sempre a lottare per le persone e per i loro diritti“.