Rosalba, demoralizzata, parla di come sono diventati i social in questi anni. Spoiler: c’è troppa gente avvelenata che costringe tutti a soffocare le proprie passioni e a non esporsi. La riflessione nasce dall’ennesimo attacco personale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un commento sulla sua passione per gli anime, cosa che coltiva sin da piccola. L’illazione ha dato giustamente fastidio alla creator che ha deciso di sfogarsi su Instagram, perché di commenti simili gliene sono arrivati numerosi. Il messaggio incriminato è questo:
Ecco una ragazza che è diventata otaku per moda (lei qualche mese fa non vedeva anime e ora che è scoppiata la moda fa la Poser).
Rosalba ha risposto per le rime:
Guardo gli anime letteralmente da 11 anni. Ho visto Death Note e Nana quando ancora non erano nati e parlano? Vi è così difficile accettare che una persona possa avere le stesse passioni o volete a tutti i costi sentirvi unici?
Sempre, sempre a rompere e a dire ca**ate, tra un po’ dovrò giustificare anche la mia stessa esistenza. (P.S. anche se mi fossi appassionata un giorno fa comunque non capisco quale possa essere il problema).
Successivamente, partendo da questa risposta, Rosalba ha fatto un discorso più generale sui social nel 2020:
Mi dispiace, ma nel 2020 i social non sono più safe place, un posto dove rifugiarsi, parlare delle proprie passioni e scambiare opinione. Il 2020 ormai è solo una gara a chi ne sa di più, chi trova il difetto o chi trova il pretesto per puntualizzare. Quando ho aperto i social nel 2016 non avrei mai pensato di trovare così tanta gente avvelenata, non avrei mai pensato di dover censurare le mie passioni, perché altrimenti sarebbe arrivato qualcuno a sminuirle.
Avete reso il web un posto pieno di lamentele dove nessuno più si sente sicuro di essere chi è davvero, nessuno si espone più su nulla e sicuramente non perché non pensa alle cose, ma perché siamo stanchi di discutere e ricevere critiche.
Rosalba, poi, porta alcuni esempi e alla fine chiede alle persone di smetterla di criticare senza conoscere:
Il punto è che questa cosa non colpisce me, ma tutti! Ascolti musica italiana? Sei basic! Ascolti la trap o vuoi andare in discoteca? Sei una chica mala. Hai i capelli colorati? Sei una finta alternativa. Guardi gli anime? Poser! Non li guardi? Nirmie! Ti piace cantare? Non sei capace. Ti piace disegnare? Ci sono persone migliori. E ti piace truccarti? Sei finta! Non ti trucchi? Sei basic, sei sciatta! Ti vesti elegante? Wow non hai 30 anni calma! Ti vesti colorata? Non sei una bambina, cresci. E ti piace recitare? Cringe! Sponsorizzi qualcosa? OMG, venduta. Vai a vivere con i tuoi amici? Copi l’America! Ti fidanzi? Sei in cerca di hype.
Potrei continuare per ore, ma sono genuinamente stanca, smettiamola di criticare gli altri, concentriamoci su noi stessi e basta.
Forse è un discorso un po’ estremo, ma è difficile darle torto. A volte le critiche sono pretestuose. Di contro non tutti sono così, spesso è un ristretto numero di persone, rispetto alla massa che è silente e apprezza chi segue sui social.