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Rondo torna in tribunale: “Non fate cazz*te, oggi è andata bene”, ecco quale potrebbe essere il motivo

rondo tribuale
Il trapper pubblica due stories particolari: ecco qual è il motivo che si potrebbe celare dietro

Ricordate cos’era accaduto circa un annetto fa a Rondo? Breve riassunto: il trapper aveva ricevuto il Daspo. A deciderlo era stato il questore Giuseppe Petrozzi, vietandogli di entrare o semplicemente sostare vicino a locali di intrattenimento e ai pubblici servizi (insomma: discoteche, bar, pub). Tutto era collegato a quell’episodio disdicevole avvenuto qualche tempo prima. Il Daspo in questione ha una durata di due anni e vale solo nella zona di Milano. Anzi, valeva. Sì perché, stando a quanto riportato da Il Giorno, da fine agosto il Daspo per il trapper è stato cancellato dopo 12 mesi circa. Lo ha deciso il Tar (Tribunale Amministrativo Regionale).

I legali del ventenne avevano presentato ricorso, contestando “la carenza dei presupposti di applicazione della misura, il carattere sproporzionato della stessa, la mancata considerazione delle esigenze lavorative dell’interessato, nonché il difetto di specificità in relazione all’individuazione dei luoghi cui si riferisce il divieto“. In particolare, gli avvocati Alberto Sirani e Cristina Spinelli Ressi spiegano che al momento dell’adozione della misura il loro cliente non era gravato da alcuna sentenza penale di condanna, nemmeno in primo grado, e che “risultano alcuni procedimenti penali presso il Tribunale per i minorenni di Milano, ma per tali fatti il soggetto è stato ammesso alla prova“.

Rondo e quelle Instagram Stories: si intuisce il motivo…

E quindi? Secondo il Tar, la Questura avrebbe omesso “di considerare le rappresentate esigenze lavorative del ricorrente“, esponente “di spicco della scena musicale raptrap“. Di conseguenza, “tale omessa considerazione delle esigenze lavorative non può essere bilanciata dalla possibilità di chiedere autorizzazioni ad hoc per svolgere singoli eventi“, perché, a parere del Tribunale amministrativo, questa procedura non consentirebbe a Rondo “di articolare una concreta programmazione lavorativa“. Insomma, proviamo a spiegarlo in parole povere. Il Tar ha ritenuto che Rondo debba avere il diritto di potersi esibire nei locali.

E perché ci interessa tutto questo? Perché probabilmente ha a che fare con alcune Instagram stories pubblicate da Rondo il 19 settembre e anche nelle scorse ore. Sia negli scatti di settembre e di ottobre si legge “Tribunale per i minorenni”. All’inizio ha scritto:

Manca poco e sono fuori da tutto. Ringrazio di avere Dio dalla mia parte che mi protegge sempre. Alhamdulillah.

Nelle scorse ore, invece, ha scritto:

Pregate Dio, sarà l’unica vostra forza e soprattutto, che siate giovani o meno, l’unico consiglio che posso darvi è di non fare caz*ate, perché più avanti sarà solo una perdita di energia, soldi e tempo. Non voglio vantarmi o cercare di mandare un messaggio negativo, ma questa è la mia vita e voglio farvi vedere sua la parte bella che quella brutta, oggi è andata bene. Mi manca l’ultima, non molliamo, il disco sta per arrivare.

[FOTO: Instagram]