Torniamo a parlare di Roberta Zacchero, ma non per qualche gossip amoroso. Infatti, l’ex collegiale, in una delle sue Instagram Stories, ha duramente criticato i testi di alcune canzoni rap e trap, definendoli “razzisti” e “maschilisti“. Le sue dure parole erano riferite in modo particolare a Zitta del rapper milanese Silent Bob. Tuttavia, la riflessione della ragazza ha coinvolto gran parte del mondo e della cultura rap e trap.
Il discorso portato avanti dalla Zacchero non è di certo inedito sui social, dove la musica rap e trap è tanto apprezzata, quanto criticata, spesso proprio per via del contenuto dei testi. Ricordate le polemiche per i testi di Sfera Ebbasta di qualche anno fa? Il genere rap (nato negli Stati Uniti come forma musicale rappresentativa del linguaggio di strada) e la sottocultura trap, figlia dell’hip-hop, giocano con un linguaggio spesso controverso.
Ecco le parole con cui Roberta Zacchero si è espressa sull’argomento:
Sarà una mia unpopular opinion, ma sono molto contraria al rap e alla trap, quasi tutto, per il semplice fatto che sosteniamo delle canzoni maschiliste, razziste, omofobe e che contengono body shaming. Ed è grave, i testi di moltissimi cantanti fanno schifo. […] È brutto vedere che le cantano i maschi e anche le femmine lo facciano
Detto questo, è bene appunto non fare di tutta l’erba un fascio. Come segnalato dalla pagina Instagram Tutto Sul Rap Magazine, per un testo che va condannato, ce n’è sempre un altro che si oppone fermamente a quel linguaggio crudo. Un esempio per tutti, che abbiamo celebrato qualche giorno fa nel nostro profilo Instagram? Bella così di Chadia Rodriguez e Federica Carta, inno contro il cyberbullismo e ogni forma di discriminazione.