“Fate bene a sensibilizzare su certi argomenti. Ma se dovete farlo, fatelo per buonsenso e per bene, non per moda. Pagliacci”. Roberryc scende in campo per criticare tutti coloro che negli ultimi tempi hanno parlato di body shaming sui social, cavalcando il trend e trattando la materia solo in maniera parziale.
La fitness influencer, infatti, si è domandata sulle sue storie di Instagram perché nessuno affronti il tema del bullismo legato all’aspetto fisico quando questo coinvolge alcuni tipi di persone, come quelle che hanno cura del proprio corpo:
Vorrei sapere perché nessuno parla del body shaming fatto alle ragazze “belle”, più che belle le etichetterei come ragazze che si prendono cura del loro benessere fisico e estetico. Perché quelle ragazze si devono sentire dire ogni giorno che sono delle tr0ie? O perché devono per forza ogni giorno dover subire qualcuno che deve per forza trovare un difetto?
RoberryC ha poi continuato con alcuni esempi:
“Sì bella, ma non è alta”, “sì è bella, ma è non troppo alta”, “si bella, ma è rifatta”, “sì bella, ma vorrei vederla struccata”. Perché questa caccia al tesoro non è considerata body shaming? “Tette molli”, “cellulite sul cul0”, “ah bel fisico, ma di faccia a me fa schifo”: non è bodyshaming?
Roberryc, lo sfogo su Instagram: “Guai a dire obesa, mentre se dici anoressica…”
Roberta Carluccio (nome all’anagrafe di RoberryC) si è fatta poi portavoce degli uomini, anche loro spesso vittime di body shaming, ora per i peli, ora per il grasso sulla pancia. “Guai se dici obesa, è curvy“, dice delle donne “eccessivamente in carne”, in un mondo “dove se sei brutta le persone si sentono in dovere di difenderti, mentre se sei una bella ragazza sei penalizzata“. A detta della fitness influencer, la verità “è che siamo in un circo” dove regnano ipocrisia ed incoerenza.
E voi che ne pensate? Siete d’accordo col pensiero di Roberryc o credete che siano parole fuori posto? Fateci sapere!