Rita De Crescenzo, quasi 500.000 follower su TikTok, è un’esuberante creator napoletana che, principalmente, racconta la sua quotidianità. Ogni tanto si cimenta in qualche trend ed è molto attiva nel dialogo costante con i suoi fan. Spesso, infatti, si trova a rispondere a domande o richieste dei follower.
Ultimamente, Rita, aveva cominciato a replicare con ironia a commenti che le chiedevano di trattare tematiche di un certo spessore intellettuale, argomenti assolutamente estranei a quelli che sono i contenuti abituali della pagina. Tra le numerose richieste (la filosofia, l’economia politica) le è stato domandato se poteva fare un video in cui parlava in arabo.
Rita De Crescenzo ha quindi postato un filmato in cui provava ad emulare la lingua araba in maniera grottesca e poco rispettosa. La polemica è nata soprattutto perché Rita De Crescenzo, con tanto di turbante in testa e tappetino, ha emulato una vera e propria preghiera, rischiando così di offendere la religione.
Numerosi sono stati i commenti indignati ed i video replica, ecco alcuni esempi:
chiedo scusa a tutti i musulmani del mondo. Perdonatela che non sa cosa fa. E’ assolutamente offensivo perché le hanno chiesto di scherzare sull’arabo e non sulla religione
Ed ancora:
credo che le persone normali non fanno una cosa del genere, e come noi rispettiamo la vostra religione, per piacere rispettate pure voi la nostra. Io non scherzerei su ste cose, se fosse stato il contrario succederebbe la terza guerra mondiale
Le scuse di Rita De Crescenzo
Fortunatamente, dopo le critiche, sono arrivati ben due messaggi di scuse da parte di Rita nei confronti di tutti coloro che si sono sentiti offesi. Ecco cosa ha detto:
amici, voglio dire ai ragazzi musulmani, ai ragazzi arabi ed egiziani che si sono sentiti offesi, di scusarmi se li ho offesi ma il mio intento era quello di scherzare, di fare una cosa leggera. Vi chiedo scusa se vi siete offesi ma io volevo solo scherzare.
Confidiamo nel pentimento sincero e ci auguriamo che questi tristi episodi possano verificarsi il meno possibile.
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