Riphuda l’altra sera è stata vittima di catcalling, ovvero di molestie di strada (commenti, gesti e apprezzamenti non richiesti fatti da sconosciuti). La diciassettenne tiktoker brianzola ha registrato tutto con il suo smartphone e ha pubblicato il video su TikTok e Instagram.
Nel video si vede un ragazzo africano in bicicletta che con insistenza le chiede di parlare con lui. Lei più volte gli ripete di non voler parlare con lui e lo invita ad allontanarsi, cosa che lui non fa. Il ragazzo dice anche frasi poco gradevoli (“Nero scopare bene“) e la segue per tutto il tragitto. La scena va avanti per quasi 5 minuti.
La ragazza ha raccontato:
A 17 anni, con pantaloni larghi che coprono pure le scarpe, mascherina e maglia xl non posso tornare a casa alle 21 di sera dal lavoro senza vivere questa scena disgustosa?
Dura quasi 5 minuti questo video, non 10 secondi, ma 5 minuti, vi pare possibile?
Sono tornata a casa in lacrime, mi sentivo a pezzi e mai tanto impotente in vita mia, non è normale, fa schifo, tremendamente.
Riphuda ha giustamente voluto precisare:
Non tirate fuori questioni razziali, ieri io e mia cugina abbiamo vissuto catcalling da un ragazzo bianco, il colore non cambia nulla dello schifo che fate.
In una storia su Instagram la ragazza ha ribadito tutti i concetti dando prova di grande maturità:
Non usate quello che mi è successo ieri per dare una giustificazione al vostro razzismo infondato, non dite: “Non sono razzista ma…” o “noi li ospitiamo e loro fanno così”.
Le molestie purtroppo si iniziano a vivere da ragazzine, e gli uomini bianchi che fischiano, suonano, urlano le peggio cose, ti toccano o si masturbano davanti a te nei mezzi pubblici e non sono infiniti, essere una persona senza scrupoli non è sicuramente dato dal colore della pelle, ve lo posso assicurare.
Non ditemi: “I neri in Italia fanno così”, no non li conoscete tutti e non potete dirlo, siete solo razzisti e aspettate una qualsiasi scusa per dare un senso al vostro odio basato sul nulla, riprendetevi.
Poi, per chi si è permesso di dire: “Gli hai lasciato fare”, era buio fondo, in una strada deserta, e lui avrà avuto almeno 25 anni, e io sono alta 1.58 e ho 17 anni. In 4 minuti di video gli ho detto “Vai via” “allontanati per favore” 13 volte, senza contare i “no” “non voglio” che saranno stati almeno una ventina, cos’altro dovevo fare? Insultarlo sapendo che probabilmente avrebbe reagito facendomi le peggio cose? Il fatto che voi cerchiate costantemente di giustificare il molestatore e non la vittima è disgustoso, imbarazzante e ripugnante.
C’è poco da aggiungere, ha detto tutto lei: ovviamente il gesto è deprecabile a prescindere da chi lo fa e non va minimizzato. Non c’entra il fine, non importa se chi lo fa vuole veramente solo parlare o punta ad altro. Se dopo il primo rifiuto si insiste è un reato. Il rispetto prima di tutto.