Torniamo a parlare di Riccione. Il film prodotto dalla Rai – che ha visto in veste di attori attori webstar del calibro di Il Pancio, Enzuccio, Amedeo Preziosi, i Panpers e molti altri ancora – non è esattamente piaciuto a tutti. Anzi…
Come vi abbiamo raccontato qui, fra gli haters “eccellenti” del progetto c’è stato Gianluca Vannucci. A nome del Partito Democratico, il regista c’è andato giù duro:
Un’occasione persa per una Riccione che non si riconosce nella location, nei personaggi, nei colori. Nel film prostituzione, omofobia, scene di spaccio e un consumo smodato di alcol giocano un ruolo primario nelle economie della trama. Ed è a dir poco tafazziano il riferimento alla spesa di 45€ per lettino e ombrellone in spiaggia, visti i tempi che corrono.
Il regista ha inoltre criticato, fra le altre cose, la scelta di sponsorizzare la città utilizzando webstar e influencer di varia natura. Chi ha criticato il film, come se non bastasse, è stato anche l’Arcigay locale. L’associazione LGBT ha infatti espresso parecchia irritazione nei confronti di un certo tipo di battute e comicità di stampo “omofobo”.
La risposta di mamma Rai alle accuse piombate su Riccione non si è fatta attendere. Viale Mazzini ha diramato nelle scorse ore un lungo comunicato stampa chiarificatore, che vi riportiamo qui sotto in forma integrale.

Riccione – Il Film: la risposta della Rai
Leggiamo con sorpresa e dispiacere alcune dichiarazioni polemiche che si sono susseguite negli ultimi giorni in relazione al film web “Riccione”.
“E’ utile ricordare che essendo un prodotto costruito per la distribuzione su Youtube, il film è composto da alcune delle realtà di maggior successo del mondo dei Creators del digitale. Da questi vengono quindi ripresi tormentoni e stili comici evidentemente legati al nonsense propri del contesto di riferimento”.
“Nello specifico, ad esempio, il personaggio del bagnino, evocato nei giorni scorsi, è diventato un tormentone social. Lo è diventato proprio dopo avere partecipato, sempre in chiave parodistica, ad una nota trasmissione televisiva, interpretando il ruolo di rappresentante della “squadra del gay pride”.
Nessun intento offensivo quindi. Sarebbe inoltre assolutamente improprio creare collegamenti con temi e situazioni reali.
In sintesi, si tratta di un video web di intrattenimento nonsense di natura comica e di sottolineatura parodistica di luoghi comuni, che non rappresenta, ne ha mai avuto l’obiettivo di rappresentare in maniera realistica la città di Riccione”.