Riccardo Dose stamane su Intagram si è scagliato contro il popolo del web (in particolare fa l’esempio dei tiktoker), accusandolo di essere per lo più composto da persone viscide, disposte a tutto per qualche follower in più. Nelle storie il creator inizia sentenziando:
Il web è un posto bello popolato da gente sbagliata.
Secondo Dose il web non è sempre stato così:
Tempo fa non era così: prima di tutto esisteva la concreta passione che una persona manifestava nel creare qualcosa. Attualmente di passione ne vedo ben poca. L’unica cosa che conta è da quante persone sei seguito. Persone che si fingono amiche pur di avere qualche follower in più. Relazioni di coppia nate forzatamente perché fa comodo ad entrambi. Ragazzini che si credono Dio perché sono famosi su Tik Tok.
Lo youtuber ha una certezza: lui non sarà come le persone che critica.
L’unica cosa di cui sono veramente consapevole è che per fortuna non sarò mai come voi. Se una persona mi sta sul ca**o, non ci esco fuori a cena fingendo di essere suo amico. Non venderò mai la mia coerenza e la mia dignità in cambio di qualche persona in più che mi segue. Preferisco andare a dormire con la coscienza pulita, piuttosto che sentirmi viscido quanto voi. Non so ancora quanto durerà la mia carriera qui sul web, ma di una cosa sono certo: finché durerà sarà sempre reale, umile, sincero. Porterò contenuti finché avrò la passione di farlo. Nel momento in cui questa passione si esaurirà avrò le palle di dirvelo. Scusate lo sfogo, ma sono cose che avevo dentro da molto tempo. Ogni singolo giorno mi capita di imbattermi in questi individui. Non è successo nulla di particolare. E’ un pensiero qualunquista. Se ti senti preso in causa sono ca**i tuoi. Io non ho paura di dire le cose come stanno. L’omertà è una caratteristica che non mi appartiene.
Dose spiega il suo punto di vista
Successivamente Dose ha spiegato anche a voce il suo punto di vista:
Ho visto cose riprovevoli. Persone che escludono altre persone, dalla loro cerchia, dai loro amici, solamente perché non hanno lo stesso numero di follower. Che problemi avete?
Non sono qui a negare che io sono contento di essere seguito da più di un milione di persone. Ma nella vita di tutti i giorni, nella mia vita reale e concreta, se tu sei una persona che mi sta simpatica, se tu sei una persona con dei valori veri, verrai valutata da me esclusivamente per questo, non perché hai 500mila follower o un milione di follower o cento follower. Per me puoi anche non avere Instagram, non me ne frega un ca**o.
La conclusione
Riccardo Dose ha concluso il suo ragionamento ringraziando chiunque lo segua e assicurando che, qualora non fosse più in grado di essere se stesso, smetterà di pubblicare:
Detto ciò vi ringrazio di cuore se mi seguite da 6 anni o solamente da 2 ore. Cercherò sempre di portarvi la parte di Riccardo più vera e pura. Se non sarò più in grado di farlo, smetterò.
Non è importante capire a chi si riferisca Riccardo Dose, piuttosto comprendere se la situazione sui social stia degenerando e se veramente le persone siano disposte a tutte pur di avere qualche follower in più. La questione che ha sollevato è molto importante e non si può ridurre al fatto che sia uno sfogo. Ha ragione Riccardo o ha esagerato?