Riccardo Dose ha deciso di commentare su YouTube i casi più eclatanti e deprecabili accaduti durante la quarantena. Il video si apre con una riflessione:
Probabilmente questi arresti domiciliari stanno facendo impazzire chiunque, oppure le persone di cui parleremo all’interno del video sono così dalla nascita, quindi la quarantena è solo una giustificazione della loro ignoranza.
Prima di esaminare i singoli casi, Dose fa due precisazioni. La prima è sul motivo per cui certi comportamenti tenuti dalle webstar sono gravi:
Il problema fondamentale è che quando un comportamento negativo viene attuato da una persona seguita da migliaia di ragazzini, il comportamento diventa mille volte più grave.
La seconda è sull’insensatezza di giustificare gli errori puntando sull’età anagrafica di chi li ha commessi:
Io a 18 anni ero perfettamente consapevole delle mie azioni, ero perfettamente consapevole dei miei comportamenti e se facevo qualcosa di sbagliato era giusto che ne pagassi le conseguenze. Perciò l’età anagrafica è solamente una giustificazione a tutto ciò, il voler giustificare l’ingiustificabile.
Riccardo Dose: i casi presi in considerazione
Il resoconto di Riccardo Dose si apre con il caso Selene Calo, l’instagrammer che ha cercato di convincere un ragazzo autistico a spogliarsi in webcam. Il ragazzo, l’indomani, in preda alla vergogna è andato via di casa ed è stato ritrovato dai propri cari qualche ora dopo:
Pensate se a questo ragazzo, per qualche secondo, fosse passato per la mente di fare un gesto sconsiderato. Come sarebbero andate a finire le cose? Vi sembra un comportamento normale? Responsabile? … A questa ragazza non è stato chiuso il profilo, anzi, migliaia e migliaia di persone hanno iniziato a seguirla, come se rappresentasse un esempio da seguire. Una persona del genere è sbagliata e di conseguenza non va seguita e non va alimentata… altrimenti passa il messaggio che sul web si possa diventare conosciuti o famosi facendo dei gesti del genere.
Il secondo caso preso in considerazione è stato quello di Daniel Cosmic che, pensando di essere simpatico, ha preso in giro l’aspetto fisico di una sua fan:
La cosa che mi fa girare i co***oni ad elica è la frase: “Pensavo di essere divertente”. Come fai a pensare di essere divertente? Quanti anni hai? Quattro? Un minimo di maturità credo che alla tua età ci possa essere… anche se determinate frasi vengono pronunciate a mo’ di battuta, anche se non c’è niente da ridere, si vede chiaramente che sono pronunciate esclusivamente per prendere per il cu*o una povera ragazzina.
Il terzo caso riguarda coloro che hanno evaso la quarantena, da Gianmarco Rottaro a Gaia Bianchi:
Se dovete fare una cosa e questa cosa è illegale e non dovrebbe essere fatta a prescindere, perché avete la necessità morbosa di farlo vedere nelle storie? Perché sentite la necessità di mostrare a tutti il vostro misero intelletto? A sto punto fatela, siete nel torto comunque, ma non fatela vedere a nessuno.
L’ultimo caso riguarda Martina Picardi che, dopo aver denunciato in un video la violenza subita dal suo fidanzato, ha smentito tutto comunicando di essere tornata con il suo ragazzo con un video su TikTok:
Leggendo questa notizia mi sono preoccupato. Non è una cosa normale e qualsiasi forma di violenza deve essere condannata… ma ti pare che il giorno prima affermi di essere vittima di violenza da parte del tuo ragazzo e dopo pochi giorni ritorni come se non fosse successo nulla, dimostrando che siete tornati assieme attraverso un tiktok? Se sei realmente vittima di queste violenze, devi denunciare il tutto alle autorità competenti. Non puoi fare finta che non sia successo niente.
Riccardo Dose: la riflessione finale
Riccardo conclude il video con una riflessione totalmente condivisibile:
Una persona, che abbia 16, 15, 17, 20, 25, 40 o 100 anni è seguita da migliaia o milioni di persone su un social network, si deve sentire eticamente in dovere di dare il buon esempio. Non potete permettervi di essere portatori sani di messaggi negativi.
Io non sono qui ad affermare che una persona non possa sbagliare. Anch’io ho fatto i miei errori in passato e li ho pagati. Oramai il mondo del web, penso che sia un mondo sdoganato. Sapete perfettamente cosa è giusto e cosa è sbagliato fare. Sono molto più giustificate le persone che magari commettevano degli errori 10, 11, 12 anni fa quando si interfacciavano con questo mondo per la prima volta e quindi le regole non erano state perfettamente dettate. Ora non avete più scusanti.
E’ giusto che abbiate una seconda possibilità, ma se doveste ipoteticamente in qualche modo sprecarla, è oltremodo giusto che finiate nel dimenticatoio.
Come dice Dose: “voltiamo pagina”. Questi errori, dato che la casistica è ormai nota a tutti, non devono essere più commessi. Le webstar sono avvisate. Basta giustificazioni. Ognuno è responsabile delle proprie azioni.