La polemica più antica dei social, ovvero il fatto di considerare un lavoro il pubblicare contenuti su Instagram e TikTok, o fare le dirette su Twitch, ha colpito anche Rafael Nistor. Il tiktoker chef, uno dei più seguiti sulla piattaforma cinese (oltre 8,1 milioni di follower) ha deciso di replicare una volta per tutte a chi sostiene che ciò che fa non è una vera occupazione. Nel suo profilo secondario Rafael ha pubblicato un TikTok in cui dice:
Dal momento in cui tu inizi a guadagnare facendo una cosa, diventa automaticamente un lavoro. Poi comunque è veramente impegnativo portare contenuti su TikTok, su Instagram, su YouTube, su Twitch. A momenti non ho neanche tempo per me.
La risposta di Rafael non ha convinto tutti gli utenti. C’è chi, ad esempio, gli ha scritto: “Non sta né in cielo né in terra che quando uno incomincia a guadagnare dei soldi, automaticamente è un lavoro. Allora pure lo spaccio è un lavoro“. Lo chef ha deciso di replicare con ironia al commento, evidentemente eccessivo (non si può paragonare il lavoro di creator con un’attività illegale…):
Guarda, se ti devo dire la mia, personalmente penso che sia un lavoro anche quello. Illegale, che assolutamente non va fatto, però secondo me è sicuramente un lavoro.
In questo caso non tutti hanno colto l’ironia. Qualcuno ha risposto sostenendo la sua tesi: “Ci sono sentenze della Cassazione che dicono che anche le attività illegali come lo spaccio vanno dichiarate tra i redditi diversi” e chi gli ha risposto che è un lavoro solo quando si pagano le tasse. Al di là di tutto è chiaro che a certi livelli non si tratta più di caricare un video per gioco o per passione. La creazione di contenuti social è da considerare a tutti gli effetti un lavoro.
[FOTO: TikTok]