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Pow3r deluso da Fortnite: “Non sono felice dello stato in cui versa” – intervista della Gazzetta

Non ci sono dubbi: Pow3r è lo streamer più amato del momento in Italia. Simpatico, forte a giocare, travolgente: è amato come una rockstar, quando fa un evento si riempie di migliaia di persone e anche quando gira per strada sono in tantissimi a fermarlo. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Giorgio Calandrelli ha raccontato come fa a non farsi riconoscere:

“Mi fermano spesso. Se sono di fretta, mi nascondo: occhiali, cappello, giacche che nessuno ha mai visto, però mi sgamano lo stesso. Ma non è un problema… non puoi deludere i fan”, ha dichiarato.

Eppure c’è ancora una sorta di snobismo verso il suo mondo: “Quelli che mi seguono vorrebbero che io e gli altri players andassimo a parlare in tv. Ma per la tv siamo pericolosi: porteremmo esempi sani. Io coi videogiochi ho imparato l’inflese, girato il mondo, conosciuto gente di altre culture“. ha detto Giorgio.

Secondo lui, l’Italia nel settore e-sports è indietri di almeno dieci anni rispetto al resto del mondo. Gli e-sports considerati come sport? “Un riconoscimento del genere in Italia non ci farebbe crescere ma porterebbe una shitstorm e ci troveremo sotto casa Le Iene o Striscia…“, la sua opinione.

Pow3r: Fortnite non gli piace più?

“Fortnite ha problemi da tanto ed Epic non ha mai ascoltato la community. Ha sempre voluto mostrare i muscoli. E non è stato fatto nulla per tutelare i content creator, quelli che hanno reso il gioco famoso. C’è gente che sa chi è Ninja ma non cos’è Fortnite. Non sono felice dello stato in cui Fortnite versa. E spero che mi torni la voglia di quando ero tanto innamorato di questo gioco che per streammarlo avevo anche perso una bella fetta di views. Ogni giorno continuo e spero che cambi qualcosa, ma ora è divertente per chi gioca poco…”.