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PewDiePie prima decide e poi cambia idea – Non donerà 50 mila dollari ad un ente benefico

pewdiepie

PewDiePie, sicuramente lo youtuber più famoso al mondo, è al centro di nuove polemiche che arrivano direttamente dai suoi fan più accaniti.

Ciò che ha fatto scattare la scintilla dell’indignazione è stata la scelta, da parte dello youtuber, di donare 50 mila dollari ad un’ente che combatte l’antisemitismo.

Proprio questa “rivolta”, organizzata da una buona fetta di community dello youtuber svedese, ha fatto cambiare idea al creator abbandonando l’idea della donazione.

PewDiePie ha dichiarato:

Quando stavamo pianificando la collaborazione, abbiamo pensato che sarebbe stato bello fare una donazione in beneficenza per festeggiare. Ho fatto l’errore di scegliere un ente di beneficenza che mi è stato consigliato, invece di sceglierne uno di cui sono personalmente appassionato, ed è colpa mia al 100%

PewDiePie e gli eventi passati

La scelta di donare 50.000 dollari all’Anti-Defamation League non è casuale. Non molto tempo fa, Felix Kjellberg (vero nome di PewDiePie) è stato protagonista di un vero e proprio scandalo internazionale.

Il giovane svedese nel 2017 fu accusato, oltre che di battute razziste, di propagandare l’antisemitismo all’interno di un video dove due uomini, pagati da PewDiePie, sorreggevano un cartello con scritto “Morte a tutti gli ebrei”.

Come conseguenza di questo, Disney – che aveva stilato un accordo con lo youtuber da milioni di dolari – rompe con PewDiePie ogni tipo di rapporto.

La rivolta dei fan ela decisione

I fan di PewDiePie, alla luce dei precedenti fatti, non sono stati convinti dalla scelta dall’associazione.

Gli iscritti hanno ipotizzato che dietro tale decisione potesse esserci una sorta di costrzione da parte del suo team.

Tutte queste polemiche hanno portato lo youtuber più famoso del mondo ad una drastica decisione:

Dopo la tragedia di Christchurch, ho avvertito la responsabilità di fare qualcosa in merito, perché non riguarda più solo me. Ho faticato a capire come farlo, ma questo non era il modo giusto”, ha aggiunto. “Non mi sembra genuino procedere con la donazione a questo punto. Voglio davvero prendermi il mio tempo e mantenere l’impegno che avevo preso. Ma farlo con l’associazione giusta e correttamente.

Quali saranno i prossimi sviluppi?