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No Stream Day, lo sciopero pacifico degli streamer di Twitch: ecco il manifesto

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Mercoledì 9 dicembre 2020 è la giornata scelta per il No Stream Day. Il Cerbero Podcast ha spiegato su Instagram la modalità della manifestazione:

Coloro che aderiranno non dovranno entrare su Twitch per tutta la giornata, spettatori compresi. E’ molto importante, mi raccomando. L’unica eccezione sarà alle ore 16.00 dove gli streamer andranno in live per soli 5 minuti, leggendo il manifesto o lanciando un proprio messaggio inerente.

Martedì alle 15.00 faremo una live collettiva con tutti gli streamer che supportano l’iniziativa. Potete tranquillamente andare in live in concomitanza in collegamento da noi. Ognuno può fare la propria stream in modo da divulgare il più possibile l’iniziativa. Quando finirà la nostra live hosteremo un altro canale che avrà voglia di proseguire la live con gli ospiti continuando a discutere col tema. Sarebbe ottimo proseguire in questo passaggio da live a live una volta finite in modo da coprire più ore possibili.

Sempre martedì partirà anche l’hashtag su Twitter #nostreamday, dove potrete dire la vostra sulla vicenda e/o condividere il manifesto.

No Stream Day, lo sciopero pacifico degli streamer di Twitch

Il “No Stream Day” è una protesta pacifica che scaturisce dal malcontento dei partner e degli streamer nei confronti della regolamentazione e della sua gestione sulla piattaforma. Il “No Stream Day” consiste nello sciopero degli streamer, che dunque non andranno in live e degli spettatori partecipanti, che non entreranno su Twitch.

Tutto nasce da un recente avvenimento ai danni di un partner, bannato dalla piattaforma. Ciò che ha scaturito diverse critiche non è il ban in sé, bensì la modalità (6 mesi di attesa), ma non solo. Proprio recentemente Twitch ha nuovamente bannato Homyatol e sulla questione anche Fedez ha voluto dire la sua, parlando addirittura di “omertà” (qui le sue dichiarazioni). Anche Enkk si è espresso sulla vicenda.

I ban vengono giudicati in modo discrezionale, dunque può capitare che chi prende la decisione finale commetta degli errori. Per questo le segnalazioni devono essere usate con parsimonia ed intelligenza. Talvolta vengono bannate persone che si sono espresse in modo semplicemente più ironico o poco sopra le righe. Addirittura a volte ci sono streamer bannati per incitamento alla violenza, quando in realtà stavano solo riportando fatti di cronaca realmente accaduti.

Cerchiamo quindi di utilizzare il buon senso per far sì che Twitch rimanga una meraviglioso mondo di libera creatività, nel rispetto di tutti. É altresì necessario che Twitch stesso si adoperi per rendere più fluido il processo delle segnalazioni. Una risposta è già arrivata nella giornata di ieri.

“Stiamo lavorando duramente per rendere Twitch un posto più sicuro”

Proprio ieri il blog di Twitch si è espresso sul tema della sicurezza della piattaforma, cercando di soddisfare le richieste degli utenti e di chiarire ogni dubbio.

Ad aprile, abbiamo fatto il primo passo nella creazione di un sistema di feedback dei giornalisti inviando un’e-mail di conferma quando viene archiviata una segnalazione. A partire da oggi, inizieremo anche a inviare notifiche email quando avremo intrapreso un’azione sulla tua segnalazione.

Infine ha aggiunto:

Filing reports is a crucial part of maintaining the safety and trust of our community, and adding this notification is the next step in our ongoing initiative to provide greater clarity to the community about the reporting process. We will continue to iterate, and we’ll release new features as they become available to improve the reporter experience by providing different types of feedback. We’ll be sure to update you as these improvements are made and will be upfront about what we’re doing and why.