Hanni delle NewJeans ha parlato. L’idol ha deciso di parlare di un problema che raramente emerge nel brillante mondo del k-pop: il bullismo e i maltrattamenti da parte delle agenzie. Il 15 ottobre 2024, Hanni ha condiviso le sue esperienze davanti alla Commissione per l’ambiente e il lavoro dell’Assemblea nazionale della Corea del Sud. Le sue parole hanno toccato profondamente i fan e il pubblico: ecco cos’ha rivelato.
Come riportato da Korean JoongAng Daily, l’idol ha raccontato quanto fosse difficile lavorare per la sua agenzia, la Hybe, e di come, a volte, si sentisse persino odiata dall’azienda. “Siamo tutti umani. Penso che molte persone se ne stiano dimenticando,“ ha detto Hanni con le lacrime agli occhi, sottolineando che molti sembrano dimenticare che anche gli idol hanno sentimenti e meritano rispetto, come qualsiasi altro essere umano.
Uno degli episodi che l’ha colpita di più è stato quando un manager di un altro gruppo ha detto esplicitamente ai suoi artisti di ignorarla. “Mi sono sentita sconvolta“, ha raccontato. Secondo lei, questo tipo di atteggiamento è stato uno degli eventi più dolorosi che abbia vissuto. Spesso si è sentita ignorata, maltrattata e non rispettata, motivo per cui oggi si è sentita finalmente di testimoniare.
In Corea Del Sud fa parte della cultura rispettare profondamente le persone più adulte, indipendentemente dai loro comportamenti, ma secondo Hanni spesso è troppo: “Ho capito vivendo in Corea che devo essere educata con le persone anziane e che questo fa parte della cultura, ma penso che sia semplicemente irrispettoso come essere umano non salutarci, indipendentemente dal nostro status professionale.”
Hanni delle NewJeans non creduta: “Mi sono sentita una bugiarda”
La testimonianza di Hanni arriva in un momento difficile per le NewJeans, che hanno recentemente chiesto pubblicamente il ritorno di Min Hee-jin, la creatrice del gruppo, dopo che è stata licenziata dalla sottoetichetta della Hybe, la ADOR. In un video su YouTube, poi eliminato, le ragazze hanno espresso la loro preoccupazione per il futuro del gruppo, sentendosi sotto pressione e senza supporto dopo il licenziamento di Min.
L’attuale CEO di ADOR, Kim Ju-young, ha affermato di aver cercato di indagare sugli episodi raccontati da Hanni, ma la mancanza di prove concrete, come filmati di sorveglianza, ha reso difficile confermare i fatti. Hanni ha rivelato di essersi sentita bugiarda per questo motivo, ma adesso ha trovato finalmente il coraggio per parlarne: “Quando ho sentito che non c’era nulla che potessero fare perché non c’erano prove, ho pensato che le persone che avrebbero potuto proteggerci se ne fossero andate, e che non avessero alcuna intenzione di farlo. Mi sono sentita subito una bugiarda.”
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