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Nasce FairTube, il primo sindacato degli youtuber e sbarca anche in Italia – iPantellas si “uniscono”

Fairtube-ipantellas

Dalla Germania parte FairTube, il primo sindacato per gli youtuber. Per molti creator, YouTube non è più un semplice passatempo o uno svago. La piattaforma online è diventata, con il passare degli anni e la crescita dei vari canali, una vera e propria fonte di sostentamento per tutti coloro che, giorno dopo giorno, la arricchiscono di nuovi contenuti.

La campagna FairTube, nata dalla collaborazione di IG Metall (il sindacato dei lavoratori metalmeccanici tedeschi) e Youtubers Union, cerca di promuovere più trasparenza nella comunicazione tra YouTube e creator.

Questo movimento, che ha visto l’adesione di molti youtuber europei, cerca di far ottenere più diritti finalizzati alla protezione dei vari contenuti originali.

Joerge Sprave, youtuber tedesco e volto della campagna, spiega gli obiettivi di FairTube: dice che dall’Adpocalypse (una crisi della monetizzazione dei video, avvenuta nel 2017), circa l’80% dei contenuti – i meno appetibili per gli inserzionisti – sono stati penalizzati.

Molti youtuber, da due anni a questa parte, hanno visto calare drasticamente le visualizzazioni e i ricavi monetari. YouTube, infatti, non ha reso chiaro quali siano i criteri adottati dalla piattaforma per suggerire video e contenuti correlati.

FairTube in Italia

A FairTube si sono uniti anche diversi youtuber italiani. Daniel Marangiolo de iPantellas ha raccontato, in un’intervista a corriere.it, della loro esperienza e del loro rapporto diretto con YouTube:

Tutti noi ci siamo dovuti adattare alle sue policy, ma in fondo sono fatte per il beneficio degli utenti. E anche degli investitori. Noi stessi creator abbiamo delle responsabilità sui contenuti, non solo le piattaforme. Bisogna mantenere gli equilibri

In merito ai problemi attuali riscontrati sulla piattaforma, Daniel ha dichiarato:

Come tante altre figure dovremmo essere tutelati per i nostri diritti d’autore. Andrebbe aggiornata la legge a livello statale: dovremmo essere riconosciuti come autori e scrittori, interpreti e produttori. Perché in fondo uno Youtuber è tutte queste figure messe insieme ma in un modo nuovo, diverso

Il Marangiolo ha anche ammesso la volontà di voler creare un’associazione per aiutare i creator “minori” ad emergere.

Il sindacato degli youtuber ha fissato il 23 agosto come termine ultimo per poter apportare modifiche alla propria policy. Noi di Webboh vi terremo aggiornati sugli sviluppi e sulle novità.