Nadia Lauricella è una ragazza di 27 anni. Sin dalla nascita convive con la focomelia, una malattia che non permette agli arti di svilupparsi correttamente. E’ nata senza braccia ma non si è mai arresa alla vita. Questa disabilità non le ha mai impedito, nonostante i momenti “no” che è stata costretta ad affrontare, di coltivare le sue passioni come quella per il make-up, il fitness o il motocross. Lei è un vero e proprio uragano di positività e voglia di fare.
Nel tempo ha imparato ad accettare la sua normalità. Su TikTok (questo il suo proflo) il video mentre si trucca con i piedi è diventato virale. 18 milioni di persone, poi, hanno visto il video con una sua amica: non avendo le braccia, è l’amica amica a “prestargliele” per realizzare un trend.
Nadia non è l’unica ad utilizzare i social per mostrare il suo mondo e le sue debolezze (per esempio vi avevamo già parlato di Riccardo Aldighieri, stilista che è riuscito a rendere la sua debolezza un punto di forza).
Nadia, raccontaci chi sei e cosa fai nella vita.
“Abito a Racalmuto, in provincia di Agrigento. Ho aperto i miei profili social senza crearmi troppe aspettative. Da adolescente avevo vergogna a fare delle foto per intero e questo perché, in fondo, temevo il giudizio degli altri e di non essere accettata. Tutto però si è capovolto quando, dopo un periodo abbastanza tosto, ho deciso che nella mia vita doveva esserci un cambiamento, e che io meritavo questo cambiamento. Sin da piccola ho rifiutato le protesi, non le vedevo come un aiuto, ma come un limite, un nemico.
Quando sono stata costretta a fare a pugni con la realtà ho deciso di provare a usare le protesi. Con il senno di poi posso dire che questo mi ha aiutata tanto non solo a rimettermi in piedi, ma a cambiare anche la visione che io avevo di me stessa. Ho aperto gli occhi e mi sono resa conto di avere anche io qualcosa da poter dare. Non è stato facile accettarlo, ero convinta di dover coprire la protesi, di buttare tutti i vestiti corti. La vecchia Nadia non avrebbe mai mostrato una protesi. Ora invece la protesi si vede e non mi interessa. È una parte di me, la sento mia e non mi importa del resto né ho intenzione di rinunciarci”.
Hai detto che non immaginavi questo successo sui social, ma com’è nata l’idea di iniziare a pubblicare i tuoi contenuti?
“Avevo bisogno di sfogarmi. Questi profili mi hanno aiutata tanto a mostrare la mia realtà soprattutto a chi purtroppo ragiona tramite stupidi stereotipi. I miei profili mi hanno permesso di far conoscere Nadia e non la mia disabilità. E ci sono riuscita. Se prima le persone mi trattavano come se fossi una bambina, adesso non lo fanno più. Le mie storie non mostreranno feste o limousine, ma la mia realtà e la mia verità sono altrettanto interessanti”.
Ti ha contattata Chiara Ferragni e ti segue Elisabetta Franchi, come ti senti per questo?
“Questa è stata l’ennesima conferma della potenza dei social. C’è da dire che il mondo della moda è il mio sogno: per me è importate il concetto di femminilità nella disabilità, è un messaggio che cerco sempre di mandare. Bisogna curarsi e non lasciarsi andare davanti a quello che la vita ti porta ad affrontare. Ad esempio, a me piace il trucco, mi fa sentire bene con me stessa, mi piace presentarmi al meglio. Non bisogna dimenticare che disabilità non annulla quello che è femminilità”.
Chi ti dà forza?
“Mi piace sempre sottolineare che dietro ad ogni mio successo, dietro Nadia, c’è una famiglia che mi sostiene in tutte le mie follie. Ci sono i miei amici e più vado avanti, più ne trovo di nuovi. E per questo mi reputo tanto fortunata e devo dire “grazie” a loro. Perché ancora prima di crederci io, ci hanno creduto loro. Siamo un team, senza dubbio”.
Cosa vorresti dire a chi ti legge?
“Non fermatevi mai alle apparenze. Non fermatevi davanti agli stereotipi o a cosa può dire la gente su di voi. Fermatevi e conoscete a fondo ogni singola persona, perchè prima di esserci una disabilità o una persona con dei chili in più o in meno o qualcuno con un orientamento sessuale diverso dal vostro, c’è un’anima che ha bisogno di essere trattata con rispetto e merita una possibilità di essere conosciuta.”
Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Questa è una bella domanda. Mi piacerebbe trovare un lavoro, so di avere del potenziale che ancora non ho potuto mostrare. Mi piacerebbe lavorare sui social, ma anche in un ufficio magari a contatto con il pubblico. Voglio sicuramente continuare a portare avanti la moto terapia che mi appaga tanto. In più, è bello che i bimbi mi vengano a cercare, e per questo devo sicuramente ringraziare i social che hanno permesso questo cambiamento”.