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Me contro te: come hanno iniziato la loro carriera di youtuber

Me contro te primo video

I Me contro te, da oggi al cinema con il film La vendetta del Signor S, hanno raccontato alle testate giornalistiche come hanno iniziato la loro carriera da YouTuber.

Luì e Sofì ricordano quel giorno del 2014 (il 4 ottobre N.d.W), quando hanno pubblicato il loro primo video (fonte Coming soon):

Eravamo in uno specie di stanzino di casa di Sofì, quello con la parete viola.

Luì

Era la stanza più luminosa di casa mia. Non avevamo luci, non avevamo nulla. Ci siamo improvvisati

Sofì

Con il telefonino ci siamo appoggiati ad una scala apri e chiudi messa al centro della stanza. Abbiamo appoggiato il telefonino lì con dietro un libro e abbiamo fatto il primo video “The Maze Runner” – Challenge. Era una sfida che avevamo inventato noi, molto semplice: bisognava disegnare un labirinto e farlo.

I risultati non furono esattamente quelli che uno si potrebbe aspettare oggi:

E’ stato divertente, ma non l’ha guardato nessuno.

Luì

Me contro te e il successo

Il successo è arrivato gradualmente:

Non c’è stato un giorno in cui ci siamo svegliati e abbiamo detto: “Oh caspita, ci sono un sacco di visualizzazioni. Ora siamo diventati popolari”. E’ stata una cosa molto graduale diluita nel tempo. E stato un passo dopo passo. Piccoli passi. Da 10 visualizzazioni sono diventate 100. Il grande passo è stato quando abbiamo fatto 1000 visualizzazioni, perché noi pensavamo di non conoscerle neanche 1000 persone. Quindi abbiamo capito che c’era qualcuno oltre la nostra cerchia di conoscenti che ci stava guardando.

Sofì

Luì conferma e aggiunge:

Da lì è stata una crescita esponenziale, grazie al web che ha questo pregio di far diventare virali e diffondere a macchia d’olio… oggi a distanza di cinque anni siamo a quasi cinque milioni di iscritti.

Luì

La cosa più incredibile è che inizialmente i Me contro te non avevano pensato di rivolgersi ad un pubblico di bambini:

Assolutamente. E’ nato tutto per caso. Anche perché non c’era nemmeno lontanamente l’idea che potessimo diventare popolari, che quei contenuti diventassero popolari. Noi venivamo da un paesino, non avevamo neanche la videocamera. Quando creavamo questi video li creavamo pensando a come ci sarebbe piaciuto farli. Quello che ci divertiva fare lo facevamo. Solamente dopo, quando avevamo più seguito, ci siamo accorti che il target di riferimento fosse quello dei piccoli, dei ragazzini. Lo leggevamo nei commenti.

Luì