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“La mia colpa è quella di essere un etero che nel 2021 ironizza sulla comunità LGBT” – il video di Martina Rossi divide

Martina Rossi

Martina Rossi è stata accusata di omofobia per aver ironizzato sulla comunità LGBT. La polemica con il passare delle ore sta invadendo i social.

Andiamo con ordine: sei giorni fa la tiktoker ha pubblicato un video dove ironizza sull’infinità di generi sessuali. Nei commenti c’è chi le ricorda che quelli che ha elencato non sono generi, ma orientamenti/identità sessuali. Poco grave, dato che potrebbe averlo usato come sinonimo e la lingua italiana lo permette. Ciò nonostante la ragazza è stata accusata di essere omofoba, forse perché sotto al suo post ci sono persone che parlavano di essere orgogliosamente etero (e anche qui, nulla di male) e altri che, invece, non rispettano la comunità LGBTQ+ ironizzando con battute fuori luogo.

Passano tre giorni e Martina pubblica un altro TikTok dove scrive: “Perché nella bio non ci scrivete he/dro/she/mmia“. Nei commenti l’accusano di essere Pick me (una persona che dice cose solo per avere l’approvazione di un gruppo di persone) e le suggeriscono di informarsi:

Ok, a quanto pare non sei informata sull’argomento e non sai perché si mettono. Ti chiedo soltanto di leggere e capire il motivo.

Molti commentatori cercano di difendere Martina, sostenendo che i suoi non sono video d’informazione, ma ironici.

Ieri la tiktoker è tornata sull’argomento pubblicando un altro video, questa volta dedicato a chi si batte per l’uguaglianza, ma non rispetta il diritto di satira:

E’ inutile che vi battete per il diritto di uguaglianza se poi siete i primi a togliere il diritto di parola e di satira.

@martina___rossi

Ora sarei una “pick me” solo perché voi non capite l’ironia??? #martinarossi #fyp

♬ MTVJordan x LordChiefKeef – JaySkylark ?

Piovono critiche. Ciò nonostante Martina Rossi insiste e pubblica un altro video in cui scrive: “Quando ti danno della bianca etero basic“. Nella descrizione aggiunge: “Se io scrivessi gay basic mi dareste dell’omofoba, giusto?“. Ovviamente i commentatori si dividono anche questa volta: c’è chi le dà ragione “Che bello essere discriminati perché si è etero” e chi sostiene che: “L’eterofobia non esiste, è solo un modo per ironizzare sulla situazione che per colpa tua (e di altri) si sta riversando al contrario sulla comunità LGBT“.

@martina___rossi

Se io scrivessi “gay basic” mi dareste dell’omofoba giustooooo??? #martinarossi #fyp #perte

♬ suono originale – Cristian Pucci

A quel punto la tiktoker, stanca di essere attaccata, ha provato a spiegare il suo punto di vista:

Ciao mi chiamo Martina, la mia colpa è quella di essere un etero che nel 2021 ironizza su tutto senza offendere nessuno. Ironizzo anche sulla comunità LGBT, che sostengo e che sosterrò sempre nonostante sia composta a parer mio da persone imbarazzanti, per la maggior parte dei casi, che col tempo si stanno ridicolizzando sempre di più e che lottano per ottenere l’uguaglianza ma contemporaneamente si sentono migliori. Persone che possono ironizzare sulla tua eterosessualità, ma appena tu ironizzi sul loro orientamento ti etichettano come omofoba / pick me girl. Ma ovviamente loro possono farlo, perché fanno parte di una minoranza discriminata. E chi l’ha mai detto che da oppressi non si può diventare oppressori? Passo e chiudo

@martina___rossi

Non ho intenzione di ritornare sull’argomento quindi o capite o capite #martinarossi #fyp #perte

♬ suono originale – Martina Rossi

Il problema non è fare ironia sulla comunità LGBTQ+, quanto il modo in cui si fa, che dà la possibilità a chi è realmente omofobo di nascondersi dietro la scusa dello humor. Tra l’altro l’ironia è materia complessa, fatta di studio sull’argomento e di ricerca della costruzione della battuta (cosa che fanno ad esempio gli stand up comedian americani che sono totalmente scorretti nei loro monologhi, ma li costruiscono creando un racconto fatto di iperboli, doppi sensi, similitudini e riflessioni). Luigi Giaretti su TikTok prova a spiegarlo a Martina:

Per me, che tu affermi di sostenere la comunità LGBT, ma allo stesso tempo dici che è composta da persone per la maggior parte imbarazzanti è una contraddizione, un ossimoro, una cosa senza senso. A volte, per saper fare dell’ironia bisogna avere una buona testa. Per ironizzare su certi argomenti bisogna saperlo fare. Non è il discorso dell’etero e del gay, ma se la comunità LGBT fosse vista come normalità, come la comunità etero tutto questo non succederebbe. Quando tu dici che la tua unica colpa è ironizzare sulla comunità LGBT, per me sbagli: la tua unica colpa è l’ignoranza.

@luigigiaretti

#stitch con @martina___rossi penso sia giusto dare una risposta ad un video che a mio avviso ha ben poco di sensato, e lo dico io che vivo di Ironia.

♬ suono originale – luigigiaretti

Oggi Martina Rossi è tornata sull’argomento e, con un nuovo TikTok ha confermato ciò che ha già espresso in precedenza:

Brav* continuate a girare le frasi come più vi fa comodo per darmi dell’omofoba. Supportare la comunità non significa supportare per forza tutte le persone di cui ne fanno parte. E sì, dopo aver letto certi commenti, riconfermo che siete (non tutti) imbarazzanti. Io so di non esserlo ed ho la coscienza a posto, voi non so se ce l’avete.

@martina___rossi

Mi raccomando continuate a girare le frasi che ho detto come più vi fa comodo che mi fate pubblicità ahahah? #fyp #martinarossi

♬ suono originale – Gennaro amato

Bisogna fare una distinzione, tra l’ignoranza (intesa come incompetenza), che a volte fa più danni dell’essere discriminatorio, e l’omofobia. Accusare Martina di essere omofoba è probabilmente un errore, tanto quanto sostenere che i suoi video che prendono in giro la comunità LGBT siano ironici. Non dimentichiamoci che la libertà di una persona non può danneggiare quella altrui. Voi cosa ne pensate?

[FOTO: TikTok]