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Mariana Aresta: “Mi hanno dato della putt*na, della lesbica, della malata, ma gli insulti non mi toccano”

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Oggi è uscito il primo libro di Mariana Aresta: Tears, Lacrime a colori è il titolo (in libreria per Sperling & Kupfer). “Si tratta di una stesura romanzata della mia vita reale. Questo libro ho voluto dedicarlo a tutte quelle persone che ancora oggi si sentono sole, non capite, “sbagliate”“, ha raccontato l’ex collegiale a Vanity Fair. All’interno del libro non manca uno spazio dedicato alla sua relazione con Enrica, che fortunatamente prosegue a gonfie vele.

“Non ho mai nascosto la nostra storia. Io sono così: faccio vedere agli altri quello che provo, senza rimpianti. Gli insulti non mi toccano. Mi hanno dato della putt*na, della lesbica, della malata, ma quando sei davvero fiero di ciò che sei niente ti tocca. Io so che sto usando al 100 per cento la mia vita, non spreco nulla”.

Da Vanity Fair

Sul tema, secondo Mariana Aresta, c’è ancora molto da fare: “Le discriminazioni sono ancora ovunque (…) Secondo me le persone non hanno un orientamento sessuale. Possiamo tutti innamorarci di tutti. Io rifiuto qualsiasi etichetta“. Per quanto riguarda il coming out, lei ne ha fatto uno anomalo:

“Ai tempi della mia prima relazione con una ragazza, i miei ancora non lo sapevano. Dopo l’ho detto a mia madre, e all’inizio non l’ha presa bene, non la salutava mai. Era un periodo pieno di vergogna, che mi sono lasciata alle spalle. I miei amici, invece, l’hanno sempre saputo, non ho avuto nemmeno bisogno di dirglielo. Al “potrei provare interesse per le ragazze”, mi hanno bloccata e hanno risposto “ah, ok””.

Mariana Aresta, come va con la famiglia? Qualche mese fa aveva raccontato di esser stata cacciata di casa…

“Preferisco non parlarne, perché è una faccenda ancora aperta. Non ne sono uscita, ma si tira avanti. Lui (suo papà, ndr) vorrebbe che non mi esponessi così tanto sui social, ma io non mi nascondo”.