Mare Fuori è una serie unica per tantissimi motivi come la storia, la musica, la tipologia del racconto e i soprannomi che hanno i protagonisti. Oggi ci occupiamo proprio dei nomignoli dati ad aluni personaggi che popolano l’IPM. Chi li ha creati? Chi li ha usati la prima volta? Cosa significano? Scopriamolo insieme.
Filippo Ferrari (Nicolas Maupas) è soprannominato Chiattillo, che in napoletano indica in modo negativo un ragazzo di buona famiglia, figlio di papà. Effettivamente Filippo quando entra all’Istituto Penitenziario Minorile di Napoli è proprio quel tipo di persone. C’è da dire che Carmine, quando glielo spiega, gli mostra la parte positiva di quel soprannome, dicendogli che lo si dà al tipico bravo ragazzo.
A proposito di Carmine Di Salvo (Massimiliano Caiazzo): lui per tutti è ‘O Piecuro, ovvero il pecorone, un animale che di per sé è capace solo di far parte di un branco, di essere carne da macello e di non prendere mai l’iniziativa, perché è un codardo. All’inizio della stagione, quando Carmine finisce all’IPM per aver ucciso un malavitoso che stava per stuprare la sua ragazza, più volte Ciro e i suoi compagni lo provocano chiedendogli se è Pecora oppure Lupo. Lui risponde: “Io pecora sono nato e pecora voglio rimanere“.
Passiamo al gruppo inizialmente guidato da Ciro Ricci (Giacomo Giorgio). Oltre a Edoardo (Matteo Paolillo) e Totò (Antonio Orefice), c’erano Pino (Artem), detto ‘O Pazz (“il pazzo”, per il suo essere completamente fuori di testa) e Gaetano Sannino (Nicolò Galasso) detto Pirucchio (ovvero “Pidocchio”). A dare il soprannome a quest’ultimo è stato Ciro fuori dall’IPM, quando Gaetano, dopo avergli dato una bottiglia di birra, invece di spostarsi gli si mette vicino. Ricci gli dice: “Marò, mi stai sempre azzeccato, si proprio nu Pirucchio“. Effettivamente nel corso della storia Gaetano dimostra di essere uno dei più fedeli a Ciro e di non abbandonarlo e di non contraddirlo mai.
Tra gli ultimi che hanno ricevuto un soprannome in Mare fuori ci sono: Raffaele Di Meo (Giuseppe Pirozzi) detto Micciarella, chiamato così per via della sua giovane età, ma anche per il suo essere “facilmente infiammabile” (proprio come una miccia); Rosa Ricci (Maria Esposito), che Carmine chiama affettuosamente Tarantell’ (Tarantella). Il termine è usato per indicare una persona sanguigna, che crea sempre problemi. Fun fact: il soprannome è stato creato da Massimiliano Caiazzo. Inizialmente, infatti, Rosa doveva essere solo e soltanto Rosa Ricci.
Conoscevate i significati dei soprannomi dei protagonisti di Mare Fuori? Vi ricordavate chi li ha utilizzati per la prima volta nella serie? Ora non ci rimane che aspettare la quarta stagione e scoprire se ci saranno nuovi personaggi e nuovi nomignoli. In tal caso aggiorneremo questo articolo. Stay tuned.
[FOTO: Mare Fuori]