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Luciano Spinelli, pioggia di critiche per un TikTok con la N-word – ecco come si è difeso

Luciano Spinelli

Luciano Spinelli non ci sta: il terzo tiktoker più seguito d’Italia ieri ha pubblicato un video in cui ha utilizzato una canzone contenente l’N-word; successivamente l’ha cancellato e si è scusato, ma ha voluto replicare a coloro che aspettano solo lo scivolone di un tiktoker per polemizzare e accusarlo di razzismo. Su Instagram Luciano ricostruisce la vicenda:

Ho mantenuto la calma tantissime volte in svariate situazioni, però ora sono arrivato al limite della pazienza. Oggi pomeriggio ho postato un tiktok in cui “sfoggiavo un mio make-up” e fin qui tutto tranquillo. Il tiktok in questione è stato fatto con questo audio che potete sentire attivando il volume. Vi chiedo gentilmente di ascoltare.

Il creator è entrato nel merito della questione e ha chiesto scusa:

Un video fatto con innocenza.

Nell’ascoltare l’audio non si sentiva minimamente la pronuncia di questa N-Word. Ovviamente per alcuni è scattata la polemica, ed è stata vista come una mancanza di rispetto quasi volontaria, nonostante si veda palesemente che non viene pronunciata la N Word. Ma quanto si veda pronunciare dal labiale ciò che sembra essere una parola simile a “Six/Sticks”.

Non conoscendo a memoria il testo di questa canzone ed essendo cantata con tale velocità da non poter percepire la presenza di questa parola, al posto di mutare quella parte con il labiale ho continuato a fare lipsync.

Se ho tolto il video è per rispetto, proprio perché sono io il primo che si batte per queste cose e so che potrebbe essere offensivo per qualcuno, e se qualcuno si è sentito offeso mi dispiace e chiedo scusa, anche se ripeto che non sapevo nemmeno dell’esistenza della N-word in quel pezzo e sfido chiunque a dire che (soprattutto per chi italiano) senta in maniera evidente quella parola nell’audio e soprattutto se prima di fare qualsiasi tipo di tiktok del quale non si conosce il testo va alla ricerca SOLO per scoprire se c’è la possibile presenza della N-word.

Dopo le scuse il tiktoker ha sottolineato che questa caccia alle streghe non serve realmente a difendere chi viene discriminato, ma solo a riversare odio contro qualcuno:

A questo punto mi viene da dire che se vogliamo appesantire ogni singolo dettaglio, vuol dire che non ci battiamo davvero per chi viene discriminato ingiustamente. Aspettiamo solo che qualcuno faccia la minima cosa per poterlo attaccare, per riversare odio contro qualcuno e per dire: “Fai schifo, hai detto la N-word”.

Detto magari dalle stesse persone che a scuola se hanno un compagno di classe “diverso” per la società stupida e ignorante (e non intendo solo il colore della pelle, ma anche della religione o dell’orientamento sessuale o di qualsiasi altra cosa) si schifano a stargli solo vicino di banco.

Luciano Spinelli ha concluso sottolineando che il suo messaggio non vuole essere una giustificazione, ma una riflessione:

Ho apprezzato chi mi ha avvisato della presenza della N-word nel testo, ma non chi ha iniziato a usare le classiche frasi come: “Vergognati non sai il significato di questa parole”; “He’s cancelled”; “Complimenti per aver pronunciato la N-word”; “Non dai peso alle parole”. O chi ha preferito marciare su questa cosa. E non vado oltre.

La mia non è una giustificazione, quanto un accorgimento e osservazione al fatto che tutto questo mi sembra eccessivo per un tiktok veramente innocente e privo di discriminazione contro qualcuno.

Luciano Spinelli ha ragione o è solo un modo elegante per uscirne pulito? La sua storia di creator parla per lui…

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