Lamu aveva solo 30 anni ed era seguita da centinaia di migliaia di follower sulla piattaforma cinese Douyin, l’equivalente del nostro Tik Tok. La giovane è deceduta lo scorso 30 settembre dopo aver subito, circa due settimana prima, un’aggressione da parte dell’ex marito.
L’aggressione durante una diretta su Tik Tok
Secondo la testata Beijing Youth Daily, la morte sarebbe stata la conseguenza di un attacco premeditato dall’ex compagno che, proprio durante una diretta online, sarebbe piombato in casa in maniera improvvisa. Con estrema freddezza l’avrebbe cosparsa completamente di benzina per poi darle fuoco. La diretta su Tik Tok era cominciata da pochi minuti ma i follower di Lamu non sembra abbiano assistito alla scena.
Secondo quanto dichiarato dalle testate giornalistiche locali, le immagini si sono interrotte poco prima che l’aggressione avesse luogo. Nonostante questo gli spettatori hanno comunque potuto udire le grida strazianti della donna. Lamu è stata prontamente trasportata all’ospedale e ricoverata d’urgenza. I medici hanno provato a salvarle la vita per settimane fin quando, il 30 settembre 2020, non si è spenta.
Purtroppo le conseguenze dell’attacco subito si sono rivelate troppo gravi: la giovane influencer aveva ustioni sul 90% del corpo. Secondo quanto ricostruito dai giornali, l’aggressore sarebbe entrato in casa con la tanica di benzina e armato di un coltello. Fortunatamente ad oggi sembrerebbe trovarsi in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
Inoltre sembrerebbe che l’ex marito avesse più volte minacciato Lamu ma il suo comportamento è sempre rimasto impunito. Oggi questa giovane creator non lascia solo 782.000 seguaci affezionati, ma, soprattutto, è stata costretta a separarsi da i suoi due bambini di 3 e 12 anni.
Il sostegno della community
Commovente il sostegno che la community di questa giovane influencer ha dimostrato alla famiglia della vittima; non solo con un supporto morale ma anche attraverso un concreto aiuto economico. Infatti la famiglia di Lamu aveva chiesto un soccorso finanziario ai suoi follower per tentare di salvarla. Purtroppo il milione di yuan (125mila euro) raccolto in sole 24 ore non è bastato.
Questa triste storia è l’ennesima testimonianza che il femminicidio e la violenza domestica sono piaghe diffusissime e ancora lontane dall’essere debellate. Anche in questo caso la vittima aveva più volte denunciato l’ex marito senza mai essere ascoltata dalle autorità. Anche in questo caso la tragedia poteva essere scongiurata.