E’ ancora polemica in casa Cosmyfy. Questa volta il brand della discordia è uscito dal seminato ed è riuscito a far parlare di sé anche personaggi completamente estranei al mondo del beauty.
Ma andiamo per grandi; subito dopo l’uscita di “Maditation” (la palette di Cosmyfy curata da Alessandro Orati) non è tardata ad arrivare la tanto invocata stroncatura di Giovanni Zummo, famoso per essere un convinto detrattore del marchio, che ha demolito il prodotto sotto tutti i punti di vista. Addirittura, durante il video, ha detto più volte di non essere certo di poter portare a termine il trucco, data la scadente qualità degli ombretti.
Sotto il video in questione Alessandro Orati ha risposto alle critiche di Zummo rimproverandolo di non aver applicato le polveri seguendo gli accorgimenti da lui illustrati nel video di presentazione; il commento è stato poi subito cancellato da Alessandro per evitare ulteriori polemiche.
Zumo, però, sembra non voler proprio voltare pagina. Appena tre giorni fa, infatti, ha pubblicato un altro video insieme a Sabrina Bambi, dove, con toni ironici e sarcastici continuano la demolizione senza remore di Orati e il suo prodotto.
Tra nomi storpiati (“Lo chiamo Orata perché dopo la figuraccia che ha fatto dovrebbe sta muto come un pesce”) e remake personalizzati (Sabrina a fine video canta “La fiera dei poracci” dedicata ad Alessandro) le polemiche sembrano non voler proprio cessare!
Infatti poche ore fa è scesa in campo anche la Diva del tubo che ha difeso a spada tratta il suo “protetto” Alessandro e la palette che, a suo dire, performa in maniera impeccabile.
Ma da cosa deriva tutto questo spirito di solidarietà da parte di Alisha? In effetti Zummo e Sabrina hanno mandato qualche frecciatina anche a lei, ricordando la sua storia con Diprè e additando i suoi contenuti come trash.
Ma non è finita qui perché poche ore fa è uscito un altro video sul canale di Zummo dall’eloquente titolo “Ci trucchiamo in dieci minuti con CosmiFAIL”.
Insomma ben vengano i pareri onesti e sinceri ma forse qui ci si sta un po’ marciando.