Il movimento Black Lives Matter ha trovato agguerriti sostenitori pronti a collaborare online contro i suprematisti bianchi, le fanbase K-Pop.
Le iniziative, portate avanti da numerosi gruppi di sostegno delle star della musica pop coreana, sono molteplici e stanno mettendo in ginocchio i seguaci del movimento White Lives Matter.
Una riguarda Twitter: le community K-Pop stanno utilizzando gli hashtag di Twitter #WhiteLivesMatter e #BlueLivesMatter pubblicando video dei loro idoli musicali così da affossare i messaggi, ritenuti razzisti, postati dai reali sostenitori dell’ideologia opposta.
Un’altra, la più importante, è stata proposta da uno dei principali account di fan delle Blackpink:
A tutti i fan di Blink e Blackpink! Smettete di usare la tagline così possiamo mostrare il nostro rispetto per George Floyd. Piuttosto usate la vostra forza per lottare per la giustizia, firmare petizioni e diffondendo consapevolezza.
Detto fatto: i fan si sono coordinati per spammare e intasare una app progettata dal Dipartimento di Polizia di Dallas, pensata per dare la possibilità ai residenti della città americana, di inviare soffiate alla polizia su presunte attività criminali. Il risultato? I fan hanno scaricato in massa la app, inviato migliaia di messaggi e ciò ha portato il Dipartimento di Dallas a disattivare temporaneamente la app. Lo stesso è successo con la app dela polizia di Grand Rapids.
I fan hanno spammato anche l’hashtag WhiteOutWed, creato dai critici del movimento Black Lives Matter in risposta al Black Out Tuesday. Quando questi ultimi si sono resi conto di essere vittima di spam, hanno cambiato l’hashtag in #WhiteLifeMatter, ma non è servito a nulla: le community K-Pop hanno soffocato l’hashtag pubblicando ancora video delle loro star preferite.
Si sono schierati con le proprie fanbase anche alcune grandi realtà coreane come i BTS, Monsta X e Ateez che hanno twittato a sostegno del Black Lives Matter. Alcune star coreane hanno anche donato a sostegno di enti e fonazioni come il George Floyd Memorial Fund. Altre, invece, hanno invitato i propri fan a firmare la petizione Color of Change, o hanno pubblicato la foto di George Floyd accompagnato da una dichiarazione.
Cosa ci insegna tutto questo? Che uniti si può fare qualcosa per provare a cambiare la nostra società o, per lo meno, per zittire i razzisti pacificamente.