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KingAsh si è imbucato a un evento della Milano Fashion Week: ecco come ci è riuscito!

KingAsh Milano Fashion Week Moncler
KingAsh si è finto un modello alla Milano Fashion Week ed è riuscito ad entrare al maxi show di Moncler. Ecco cosa ci ha raccontato.

Dopo aver partecipato alla Maratona di Milano senza essere in gara, KingAsh ha portato a termine un’altra grande impresa: senza avere gli inviti, è riuscito ad entrare alla Milano Fashion Week e, addirittura a prendere parte all’evento super riservato di Moncler in piazza Duomo spacciandosi per Kardash, un parente alla lontana delle Kardashian. Webboh ha deciso di contattare il creator per farsi raccontare come ha fatto e avere qualche informazione in più rispetto al video che ha caricato da qualche ora sul suo canale YouTube. Ecco cosa ci ha detto:

In realtà è iniziato tutto tre giorni prima, perché volevo andare alla Fashion Week, ma non avevo i biglietti. Poi pensavo che la Fashion Week si svolgesse tutta in un posto unico. In realtà non è così. Allora vado sul sito della moda e cerco gli eventi. C’erano tutti gli indirizzi. Nella mia mente penso che devo vestirmi in modo strano e particolare, perché quelli che ci vanno si vestono in maniera assurda. Quindi con il poco budget che avevo, vado da Primark e prendo la felpa rossa e i pantaloni. Poi ho preso le scarpe. Ho speso 70/80 Euro per tutto l’outfit.

Per riuscire nell’impresa il creator ha chiesto aiuto a suo fratello Ziad e al suo amico Marco, che sono andati con lui per registrare il tutto e per supportarlo. Il primo problema era quello di fare imbucare loro. Ash, con il suo ingegno, ha trovato la soluzione:

Io avevo dei pass. A mio fratello ho dato quello di Netflix che avevo usato tre mesi fa quando avevo fatto una collaborazione con loro. Al mio amico ho dato il pass della Gazzetta dello sport. Questi pass erano scaduti, ma ci sono serviti tantissimo. Le persone davvero ci credevano e ci facevano entrare, perché pensavano che fossero di Netflix e della Gazzetta dello Sport. Siamo andati ad un primo evento, quello di Dolce e Gabbana, e abbiamo fatto delle foto. Poi mi hanno intervistato per un canale, ma non so quale. Poi ho chiesto aiuto a delle persone che mi conoscevano: dovevano chiamarmi Kardash e far finta che fossi una persona famosa. Loro hanno iniziato a chiamarmi a gran voce e tutti i fotografi hanno pensato che fossi veramente famoso. Sono apparso in diversi stream in Giappone, in Cina e in giro per il mondo, perché mi hanno creduto.

All’evento di Dolce e Gabbana oltre a farsi un po’ di foto, KingAsh non è riuscito a fare molto, perché la security voleva un biglietto cartaceo per farlo entrare. Successivamente sono andati ad un altro evento, in un negozio di poltrone massaggianti e lì, incredibilmente, sia lui che i suoi due assistenti sono stati invitati ad entrare. L’avventura è continuata:

Quando siamo andati via, abbiamo visto che c’era un sacco di gente davanti all’hotel Armani. Abbiamo chiesto ad una ragazza chi ci fosse. Questa mi risponde arrabbiata: “Non ti permettere“, perché non voleva tante persone intorno, per poter incontrare la star che doveva uscire dall’hotel. La star era Bella Hadid. Da lì siamo andati in duomo a Moncler.

L’impresa sembrava veramente al limite del possibile, perché l’evento Moncler era pieno di persone, ma KingAsh non si è scoraggiato, è riuscito ad entrare e pure a sfilare:

Pensavamo che non ci saremmo mai riusciti, invece, superata la folla, ho detto a dei ragazzi che erano con noi di distrarre la guardia. Mio fratello continuava a dirmi che la guardia ci stava guardando. Abbiamo scavalcato e siamo andati lì, fieri e sicuri di noi stessi. Perché l’unica cosa che bisogna fare in quei momenti è atteggiarsi come una persona famosa, come un modello in questo caso. Perché così loro non ti fanno domande. Anche perché io ero vestito in modo strano. Alla fine abbiamo visto tutto, compresi gli invitati come Blanco, Bella Poarch. Fingendoci dello staff di Moncler abbiamo detto alla security che dovevamo passare. In quel momento c’erano le persone che sfilavano, ma anche lo staff che stava uscendo. Abbiamo sfruttato la situazione. Abbiamo sfilato e siamo usciti. Tutto questo è stato possibile solo grazie a mio fratello Ziad, a Marco e a tutta la community dei King.