Clicca su consenti

per attivare la ricezione delle notifiche relative all’oroscopo di Webboh

in

Il conflitto tra Israele e Libano spiegato semplice: ecco un riassunto breve di quel che sta succedendo!

Libano
Cosa sta succedendo tra Israele e Libano? Che cos’è Hezbollah? Ecco tutto quello che c’è da sapere!

Sicuramente avrete già sentito parlare del conflitto in Medioriente. Parliamo di quello che va avanti ormai da un anno tra Israele e il gruppo paramilitare Hamas. Notizia delle ultimissime ore è un ulteriore allargamento del conflitto: “Truppe di Israele entrano in Libano“, è stato detto dai TG e dai giornali in queste ore (a partire dalla serata del 30 settembre). Infatti, è da poco iniziata un’operazione militare di Israele nel sud del vicino Libano. Ma quali sono le ragioni di questa operazione? Ecco tutto quello che c’è da sapere spiegato semplice!

Le ragioni del conflitto

Di sicuro nell’inquadrare la situazione attuale del conflitto non possiamo non fare riferimento anche alla situazione in Palestina. Il nuovo teatro di guerra è infatti strettamente legato a quello ancora attivo in territorio palestinese. Durante il conflitto tra Israele e Hamas, numerose organizzazioni simili a quest’ultimo hanno preso posizione a favore dei loro alleati. Tra questi c’è anche il gruppo paramilitare e “partito politico” islamista Hezbollah. Tale gruppo è la potenza armata più potente del Libano, superando in forza lo stesso esercito libanese. Queste organizzazioni negli ultimi mesi hanno lanciato numerosi attacchi contro Israele, attacchi che sono alla base della situazione attuale. The Armed Conflict Location and Event Data Project (ACLED) riporta anche dei dati utilissimi per fare chiarezza. Stando a quanto riportato dallo scorso 7 ottobre ad oggi, Israele ha lanciato oltre 8 mila attacchi missilistici contro il Libano; Hezbollah, invece, è stato protagonista di oltre 1900 attacchi.

Ma che cos’è Hezbollah? Si tratta come già detto di un’organizzazione armata tra le più forti attualmente in Medioriente. Nasce nel lontano 1982, durante un simile conflitto tra Libano e Israele scoppiato proprio a partire dalla questione palestinese. L’obiettivo era quello di instaurare un regime islamico nel Paese e combattere contro Israele. Il gruppo ha avuto sin da subito il supporto da parte del governo iraniano che ancora oggi è loro alleato. Dopo la guerra civile del Libano, è diventata una forza influente sia militarmente che politicamente, pur continuando a convivere con altre istituzioni libanesi. Da allora il Libano è più o meno indirettamente controllato dall’organizzazione che, nel frattempo, è diventata anche partito politico.

Lo stato attuale del conflitto tra Israele ed Hezbollah

Se volessimo risalire ai primi attacchi tra i due paesi dovremmo andare all’inizio dell’attuale guerra in Palestina. Infatti già l’8 ottobre 2023 Israele è stata colpita dai primi razzi lanciati da Hezbollah in sostegno di Hamas. Tuttavia la situazione attuale, senza precedenti, è iniziata da poco più di due settimane. Il 17 settembre Israele ha infatti lanciato un attacco che ha preceduto molti altri. Le forze israeliane sono infatti riuscite – con un’ampia operazione di spionaggio – a causare l’esplosione di migliaia di dispositivi come cercapersone e walkie talkie. Nei giorni a seguire le due forze hanno iniziato a bombardarsi a vicenda in maniera più convenzionale. In questi bombardamenti è m*rto Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah.

Fino ad ora nessuno dei due eserciti aveva varcato il confine, evitando quindi un conflitto più ampio. Proprio ieri sera però il governo israeliano ha deciso di dare il via anche ad un’operazione via terra. Nel tardo pomeriggio un’ampia zona del confine nord di Israele è stata dichiarata zona off-limits. A seguire numerosi fonti statunitensi e israeliane hanno annunciato l’imminente conflitto. Come riportato da SkyTG24 e confermato dalla missione UNIFIL dell’ONU, attualmente l’esercito israeliano non ha varcato il confine. La maggior parte degli scontri si sta concentrando a ridosso della zona di confine, con incursioni in territorio libanese.

Il bilancio, possibili sviluppi e timori

Come riportato dall’ISPI, le Nazioni Unite hanno confermato che sono oltre 100mila i civili libanesi che hanno attraversato la frontiera per rifugiarsi in Siria. Inoltre più di un milione di persone, un quinto della popolazione, sono ufficialmente sfollate. Il bilancio delle vittime è impressionante. In meno di due settimane sono già più di mille i libanesi uccisi e 6mila i feriti. Il governo israeliano ha dichiarato che lo scopo ufficiale è allontanare Hezbollah dal sud del paese per rendere sicuro il confine nord. Quindi sarebbe da aspettarsi una serie di operazioni mirate che andranno a colpire i centri del potere dell’organizzazione.

C’è sicuramente anche grande paura per un possibile coinvolgimento dell’Iran nel conflitto. Come già anticipato l’Iran è estremamente vicino ad Hezbollah sin dalla sua nascita ed è una delle potenze regionali più potenti. Per il momento sembra però che quest’ipotesi sia lontana dal realizzarsi. Nella serata di ieri – mentre i primi scontri iniziavano lungo il confine – il presidente iraniano ha smentito un loro possibile intervento. La soluzione forse più auspicabile al momento è un’intervento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Un loro intervento potrebbe stabilizzare la situazione riportando entrambi i paesi al rispetto dell’accordo del 2006. Al momento nella zona è già attiva, come anticipato, la missione UNIFIL che cerca proprio di mantenere la situazione sotto controllo da anni.

Per il momento, tuttavia, gli unici interventi esterni confermati sono quelli per evacuare cittadini non libanesi e per fornire aiuti umanitari. Come riportato da RaiNews, il ministro Tajani ha invitato i cittadini italiani a lasciare immediatamente il paese. Importanti da riportare sono anche le dichiarazioni del presidente francese che si è detto contrario all’operazione. Come riportato anche da TRT, il presidente Macron ha persino dichiarato: “La Francia si oppone al fatto che il libano diventi una nuova Gaza”. Noi di Webboh continueremo a monitorare questa situazione aggiornandovi su qualsiasi sviluppo importante