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Instagram contrassegna come morti alcuni profili di star dei social vivissime, anche Chiara Ferragni! – che cos’è successo?

Chiara Ferragni
Instagram ha contrassegnato come deceduti alcuni influencer e youtuber bloccandogli l’accesso al profilo – ecco cosa è successo!

Instagram ha contrassegnato come morti alcune star dei social, in Italia e nel Regno Unito, che non possono più accedere ai loro account. Ecco quindi un nuovo bug di Instagram che afferma che un utente è morto anche se non è così.

Tra i profili più noti ad essere stati colpiti dal bug quello della regina degli influencer italiani, ovvero Chiara Ferragni. Nelle scorse ore infatti, Instagram non è stato molto gentile con lei e ha segnalato il suo profilo come “in memoria di“. Un account celebrativo, insomma, come se l’imprenditrice digitale fosse passata a miglior vita. Qualcuno si è allarmato, preoccupato per la salute della donna, ma in poche ore la situazione si è sbloccata. Chiara ora è tornata fra noi (in tutti i sensi!) e ha ripreso il controllo del suo profilo da milioni di follower.

I due YouTuber britannici più famosi colpiti sono stati invece Theo Baker e Jack Welsh. Il 4 maggio infatti hanno scoperto che Instagram li aveva contrassegnati come deceduti. I due ragazzi quando hanno cercato di accedere al loro account hanno ricevuto un messaggio che diceva: “Il tuo account è in uno stato speciale commemorativo. Se ritieni che si tratti di un errore, faccelo sapere e indagheremo“. In più, sopra ai loro nomi, è comparsa la frase “in memoria di“, proprio come Chiara

Per fortuna entrambi gli YouTuber hanno deciso di reagire bene alla notizia della loro morte. Entrambi hanno infatti pubblicato post scherzosi sull’accaduto. Theo su Twitter si è chiesto: “Giusto, chi ha detto a Instagram che sono morto?“, mentre Jack ha scritto: “Mi sono appena svegliato e ho scoperto di essere morto“.

Il bug di Instagram resta comunque molto strano. Il social infatti ha delle regole molto rigide con il quale è possibile contrassegnare un account come commemorativo. La piattaforma richiede una prova della morte come un necrologio, un attestato o un articolo di giornale. Invece, nel caso in cui i familiari volessero eliminare l’account, è necessario fornire il certificato di nascita del defunto. Delle pratiche non semplicissime, insomma. Chissà che cosa sta succedendo!