A partire dallo scorso 16 aprile, l’INPS ha iniziato a contattare i primi utenti che nelle scorse settimane hanno fatto richiesta per il reddito di cittadinanza. Nelle e-mail e nei messaggi ricevuti, veniva confermato l’importo del sussidio assegnato o, in caso contrario, veniva sottolineato che non sussistevano le condizioni necessarie per riceverlo.
INPS PER LA FAMIGLIA: Cos’è successo su Facebook?
Considerato il livello culturale medio dei richiedenti del reddito di cittadinanza, la situazione è rapidamente degenerata. Sono infatti stati in molti a lamentarsi su Facebook (il social per eccellenza degli analfabeti funzionali) del mancato sussidio o del suo ammontare. Come c’era da aspettarsi, infatti, considerato l’enorme numero di richieste, i soldi che lo Stato avrebbe assegnato ad ognuno non sono poi stati moltissimi.
Inps per le famiglie, dunque, ha dovuto far fronte nelle scorse ore a centinaia di messaggi sulla sua bacheca Facebook di gente confusa e infuriata. Soltanto che stavolta, rispetto al solito, i social media manager hanno deciso di mettere da parte l’etichetta e lasciarsi andare con le risposte.
Sono infatti diventate virali, proprio nelle ultime ore, alcuni clamorosi feedback ricevuti da parte degli utenti. In molti casi, i richiedenti il reddito di cittadinanza sono stati amabilmente presi in giro e spesso persino un po’ maltrattati. La sensazione è che i SMM di turno non riuscissero più a sopportare la maleducazione e lo scarso livello intellettuale di questi poveri diavoli.
