Ieri notte a Milano, fuori da un locale, Il Gabbrone è stato picchiato. Alcune immagini sono state trasmesse in live su Twitch. La dinamica, invece, è stata raccontata dallo streamer su Instagram, con tanto di foto che mostrano i segni sul suo volto. Il referto dell’ospedale parla di contusioni multiple, trauma facciale e trauma cranico e di 10 giorni di prognosi. Il fatto è stato denunciato telefonicamente alle autorità. Perché fa così tanto scalpore e cosa è successo esattamente? L’aggressione fa notizia, perché lo streamer ha accusato pubblicamente Pietro Storti, che ha smentito quasi tutto. Cosa è successo esattamente, non si sa, ma, grazie al Cerbero Podcast e al lavoro di Palleuomo, possiamo raccontarvi le due versioni dei fatti (potete recuperare tutta la LIVE qua).
Prima vogliamo ricordarvi che la violenza va SEMPRE condannata e che nulla giustifica atti violenti.
ATTENZIONE: PAROLE E IMMAGINI FORTI
Gabbrone aggredito: il video e le IGS
Tutto ha inizio con il buttafuori di un locale che, dopo averlo allontanato per urla, insulti e atteggiamenti sopra le righe, rifiuta le scuse del Gabbrone, lo minaccia e gli dà uno schiaffo. Quando lo streamer si allontana, il membro della sicurezza abusa del suo potere, lo insegue, lo colpisce da dietro e lo butta a terra. Quando si rialza lo streamer inveisce ancora contro di lui, poi incontra Pietro Storti e lo insulta. La situazione degenera nel giro di pochi secondi: lui lo provoca, uno dei tre telefonini che ha salta dalla sua mano. Gabbrone lo raccoglie e inizia a scappare e a dire: “Gli amici di Pietro Storti mi stanno inseguendo“. Poi si sentono le voci dello streamer e quello del creator e dei suoi amici, ma non si vede niente.
Una volta a casa Gbriele pubblica delle IGS in cui accusa Pietro di averlo aggredito e di avergli rubato un cellulare: “Grande Pietro Storti, se possibile ridammi il telefono che mi hanno rubato i tuoi amici… quando mi picchiavano 5 contro 1 (con te compreso che tiravi i calci)…“
Il Gabbrone aggredito: la versione di Pietro Storti
Durante la live del Cerbero Podcast è intervenuto Pietro Storti per raccontare la sua versione dei fatti. In sostanza dice che l’aggressore sarebbe stato Gabriele, che lui non l’ha toccato, che i colpi gli sono stati dati dai buttafuori prima (spaccandogli il naso), poi da un ragazzino quattordicenne amico di amici, infine da due nord africani che non conosceva:
Gabbrone nasa il content e viene da noi a provocarmi. Si avvicina con fare minaccioso. Gli dico che non voglio fare la sua diretta e lui con fare minaccioso mi mette la mano in faccia e prova a mettermi una mano al collo, poi mi prende la testa da dietro e cerca di trascinarmi verso il basso. Per me è un’aggressione. Io non reagisco. Le persone vicino a me si mettono in mezzo, spintonandolo e facendogli volare il telefono. Lui, non contento, prova ad aggredire uno di questi, che è un ragazzino di 14 anni, mettendogli le mani addosso. Questo ragazzino era amico di un mio amico. Io non lo conosco personalmente questo ragazzino. I miei amici l’hanno spintonato e basta…
Ma perché l’avrebbero rincorso, se non volevano picchiarlo? Pietro Storti spiega: “”L’ho inseguito per chiedergli di cancellare i video. Scappando da noi è andato a sbattere contro due persone nordafricane. Lui è scappato ancora, ma loro l’hanno preso. Quando siamo arrivati noi, l’abbiamo visto che stavano appendendolo al muro. A me l’unica cosa che mi interessava è che cancellasse i video“. Alla fine due cellulari sono scomparsi e uno si è rotto, ma, ha sottolineato il creator: “Non siamo stati noi a prenderglieli“.
Il Gabbrone aggredito: la versione di Paky Sibillo
Paky Sibillo, che stava insieme a Pietro Storti, ha confermato la prima parte del racconto dell’amico, mentre i due ragazzi nord africani avrebbero picchiato Gabriele: “Vedo due tipi nord africani che pensavo fossero amici di Pietro e gli ho urlato di fermare Gabbrone, perché dovevamo cancellare il VOD, poi ho capito che non li conoscevamo. Quando siamo arrivati noi Gabbrone si era già preso un pugno dal ragazzino e già stava litigando con i due nord africani“.
Questa versione è stata poi confermata da Pietro Storti che ha ammesso di essersi sbagliato sulla ricostruzione, dato che il sangue dal naso gliel’ha fatto uscire il pugno che gli ha tirato il ragazzino e non il pestaggio dei buttafuori. Il creator ha concluso dicendo: “Gabbrone è due anni che fa queste cose, provoca le persone. Qui non è provocazione, ma aggressione e potrei pure denunciarlo“.
[FOTO: Twitch]