Anche la settima edizione de “Il Collegio” è terminata. Come sempre la fine di un percorso lascia un sapore di malinconia, ma in quest’ultima puntata ci sono state anche tante risate, accompagnate da un mix di emozioni. Partiamo da Gabriel Rennis, che ha rischiato gravi conseguenze per aver rotto una finestra mentre cercava di fare fuori un insetto. Il preside è stato magnanimo, dandogli solo una piccola punizione. Ha quindi partecipato alla gita a Palazzo Barnekow.
Anche Samuel Rosica si è salvato in corner, colpevole di aver mentito al prof. Maggi riguardo una bacchetta che lui aveva incollato alla cattedra, negandolo spudoratamente. I collegiali, comunque, si sono poi preparati per i tanto temuti esami, impegnandosi e studiando senza sosta. Tutt*, tranne Elisa Angius, convinta di essere meno intelligente del resto della classe. Ad ogni modo, la prima prova è stata il tema di italiano, che ha messo in difficoltà Davide Cagnes e Ariadny Sorbello.
I due non sono infatti stati ammessi all’orale, anche a fronte del risultato non positivo dello scritto di matematica… in cui l’intero gruppo ha applicato le proprie skill di copiatura. Arriviamo all’orale. A Luna Tota, Mattia Patanè, Alessia Abruscia ed Elisa Angius, particolarmente, non è andato bene. C’è chi se l’è cavata discretamente e chi, invece, è stato eccellente. Parliamo ad esempio di Priscilla Savoldelli, Zelda Nobili e Giulia Wnekowicz. Elisa non ha superato gli esami, mentre Mattia e Alessia (zoppicando) sono riusciti a diplomarsi. Zelda è la studentessa migliore.
Durante questa puntata de “Il Collegio 7” abbiamo rivissuto, poi, i momenti più belli grazie ad alcune diapositive proiettate dai sorveglianti. Per concludere la stagione, come al solito, si è tenuto un ballo. Quest’anno ha preso la forma di una competizione, vinta dalla super coppia Mattia Camorani – Luna Tota. Arrivati i genitori, i nostri amati scolaretti hanno indossato i loro abiti di sempre e hanno ripreso i cellulari. Tra selfie, video, saluti e tante lacrime si è chiuso l’anno scolastico 1958. Vi è piaciuto?
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