“Chi siamo noi per andare contro la libertà di qualcuno?“, esordisce così Ibrahim Chaabt nelle sue Instagram Stories per raccontare l’aggresione subita pochi minuti prima. TikToker da 250.000 seguaci, Ibrastu97 è un ragazzo italo-marocchino, che sui social fa spesso ironia mettendo a confronto le due culture che gli appartengono, quella araba e quella emiliana. La sua simpatia lo ha portato ad ottenere più di 150.000 follower su Instagram, piattaforma che ha scelto per parlare dell’atto di razzismo subito in Spagna.
In vacanza a Valencia con i propri amici, nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 agosto, Ibrahim Chaabt è stato aggredito fisicamente da un gruppo di circa 8 persone. Un aggressione di stampo razzista, scattata quando i ragazzi hanno iniziato a parlare arabo con altre persone.
Ibrahim Chaabt, Ibrastu97 racconta l’aggressione: “Non sono libero di parlare la mia lingua”
Ecco il racconto di com’è andata dalla sua viva voce, pubblicato sulle proprie Instagram Stories:
Posso parlare in qualsiasi modo, però arrivare a toccare me e la mia libertà… Questo è il razzismo. Semplicemente perché parlavamo la nostra lingua davanti ad altri. Perché io non sono libero di parlare come voglio. […] Non solo perché sono marocchino o tunisino: io sono libero, come te che stai guardando, come noi.
Visibilmente scosso, Ibrahim ha mostrato la maglietta rimasta lacerata durante la lite e anche i danni fisici riportati dai suoi amici, tra cui Ayoub El Bub e Yousra Chaouki, sporchi di sangue sul volto. “Questo ha portato il razzismo”, urla con grande dolore, perdendo così il sorriso che contraddistingue i suoi video. “Sono stranito, non sono un ragazzo che fa a botte, sono sconvolto“, ha raccontato l’amico Ayoub sempre su Instagram, condividendo insieme a Yousra le foto delle ferite.
La stessa ragazza, colpita alla bocca, ha deciso di registrare un video per il suo IGTV in cui ha raccontato la sua versione dei fatti. Il gruppo di aggressori avrebbe deriso e poi picchiato i ragazzi per via della loro lingua, ma anche per la questione Coronavirus, una volta compresa l’origine italiana.
Solo pochi giorni fa vi avevamo parlato della storia di Raissa Russi e del suo fidanzato Momo, spesso criticati sul web e nella vita privata per aver scelto un compagno di vita non appartenente alla propria religione. Anche loro, proprio come Ibrahim, combattono la discriminazione con l’arma dell’ironia. Un impegno che speriamo non venga meno neanche ora, nonostante l’accaduto.