Spesso su TikTok si fanno trend e challenge. Gio0ele, invece, racconta la sua vita, tanto normale quanto speciale, con filmati sempre di ottima qualità audio e video. Webboh ha deciso di contattarlo per scoprire qualcosa in più sul suo conto. Ecco cosa ci ha detto.
Ciao Gio0ele, chi sei?
Sono un ragazzo di Vicenza. Compio 17 anni a giugno. E’ importante perché le persone sono particolarmente confuse sulla mia età (ride N.d.W). Ho la passione per le lingue e per i viaggi: fosse per me viaggerei tutti i giorni dell’anno.
Come hai iniziato ad usare i social?
Il mio rapporto con i social nasce un po’ per caso, ma mi frullava in mente da tantissimo tempo. Anche su TikTok ho iniziato un po’ per caso, anche perché non era ben visto come social. Adesso invece mi sento fiero di quello che faccio.
Ci racconti qualcosa di te?
Credo che sia importante che vi racconti il mio vissuto degli ultimi anni. Ho passato un periodo buio negli anni delle medie. Ho subito bullismo, per fortuna mai fisico, che mi ha dato la determinazione per rinascere.
Ti spiego: inizialmente ero magro, poi ho iniziato a mangiare per il nervoso e per riempire la mia mente. In terza media ero una bella pallina di lardo. In prima superiore, dopo aver provato a cambiare identità in altri modi, tipo acquistando vestiti firmati o colorandomi i capelli, ho capito di dover curare il mio corpo prima di pensare al resto. Così in 6 mesi ho perso 13 kg. Da lì è iniziata un’ascesa pazzesca. Mi sono sentito completamente rinato: il mio carattere è mutato, così come il mio stile.
Ora non mi vergogno a dire che compro vestiti vintage nei mercatini dell’usato, perché mi sento davvero sicuro quando cammino per strada. Ho cambiato amicizie e ho cambiato vita.
Che ruolo ha avuto la musica in tutto ciò?
La musica è stata il mio giubbotto di salvataggio: quando canto il mio corpo non esiste. C’è solo un suono e un’anima. E così è stato anche durante il cambiamento: anche se nella vita mi comportavo in modo insicuro, una volta sul palco, o con un microfono in mano, la timidezza e l’insicurezza sparivano. Essere su un palco mi rende più forte.
Ora come ti senti?
Diciamo che ora mi sento la versione migliore di me stesso, in tutto e per tutto. Dopo i disturbi alimentari, l’odio per me stesso e per il mio corpo, mi sono dedicato alla crescita e alla musica. Questo sono io.
Che rapporto hai con i tuoi follower?
Cerco di essere il più trasparente possibile con loro. Non so se sia un bene o un male. Condividere le mie cose personali mi fa creare un rapporto migliore con tutti loro. E loro si sentono più sicuri. E’ importante che loro mi seguano per un motivo, quindi cerco anche di non essere troppo superficiale: ci sta dire ca**ate, ma è importante anche dire cose importanti. Poi il mio pubblico non è nemmeno così tanto giovane, però mi sento anche in dovere, una sorta di “responsabilità” per le cose che condivido.
Progetti futuri?
Sto sperimentando tanto con i suoni e le canzoni e non vedo l’ora di far nascere qualcosa di speciale e non vedo l’ora di far nascere qualcosa di speciale. Sono molto determinato e preciso in quello che faccio. Ci tengo e se devo rilasciare qualcosa deve essere la perfezione.
Sogni nel cassetto?
Il mio obiettivo è diventare un cantante e fare un mio tour. Cantare davanti a migliaia di persone sarebbe un sogno.