Geolier è uno dei cantanti in gara al “Festival di Sanremo 2024”. L’artista, nato e cresciuto a Secondigliano, in pochi anni è diventato uno dei maggiori esponenti del rap italiano, portando il dialetto napoletano in vetta alle classifiche. Tra dischi di platino e tormentoni quali “M’ Manc” e “Everyday” al fianco di big come Sfera Ebbasta e Anna Pepe, il rapper è decisamente inarrestabile. Di lui, conosciamo le canzoni, ma cosa sappiamo sull’origine del suo nome? Perché ha deciso di chiamarsi proprio così? Proseguite nella lettura per scoprirlo!
Come sapete, il rapper, all’anagrafe Emanuele Palumbo, è uno dei big presenti sul palco dell’Ariston con il brano inedito “I p’ me, tu p’ te”. L’origine del nome d’arte del cantante, in realtà, risale alle sue radici, o meglio, al suo quartiere di provenienza: Secondigliano. Il nome Geolier, infatti, non è altro che una parola francese che significa “secondino“, ovvero: guardia carceraria. Questo pseudonimo, però, non ha nulla a che vedere con il carcere o con un passato da detenuto. Difatti, questo termine ha un duplice significato. A Napoli, il secondino è un abitante di Secondigliano, luogo che ha visto l’artista nascere e muovere i suoi primi passi nella musica.
Il quartiere di nascita del nostro Emanuele non è di certo noto per essere tra i più facili del capoluogo campano. Nei suoi pezzi, infatti, il rapper ricorda spesso la sua rivalsa, il successo che gli ha permesso di farcela, senza dimenticare le sue origini. A questo proposito, nel suo secondo album “Il coraggio dei bambini”, il cantante ha incarnato l’anima di chi non teme di sfidare ogni tipo di convenzione sociale, di abbracciare il proprio passato e le proprie radici, trasformando le cicatrici in trionfi. L’amore autentico per la sua terra, dunque, si riflette nella sua musica, oltre che nel suo nome. Tra l’altro, Il debutto di Geolier avviene con un singolo chiamato proprio “P Secondigliano”, uscito nel 2018. Proprio riguardo alla vita nel suo quartiere, ecco cosa aveva rivelato il cantante in un’intervista:
Secondigliano è e resterà una realtà difficile fino a quanto le istituzioni continueranno a essere assenti sul territorio. Quindi non è una visione dell’immaginario collettivo: è proprio così. Là non c’è niente. Mancano cose banali ma importantissime, come parchi per bambini per esempio. La musica non può cambiare la reputazione di un luogo, se quel luogo non cambia. Quel quartiere mi appartiene. È nel mio DNA come la musica, e se dimentichi le tue origini o addirittura le rinneghi non vai tanto lontano. Qualunque cosa tu voglia essere o fare nella vita, il passato ti dà radici e punti di riferimento indispensabili
Insomma, Geolier è sicuramente uno degli artisti più influenti e di maggior successo degli ultimi anni. E voi sapevate che il nome del rapper ha a che fare con la sua provenienza e con l’amore per il suo quartiere? Cosa pensavate significasse questo termine francese? Fatecelo sapere!
[FOTO: TikTok]