“Scusate se piango ma non ce la faccio più. E’ diffamazione“, scrive Gaia Chiodi su TikTok. La ragazza, conosciuta con il nick @nchesenzo, è stata accusata da un utente anonimo di aver “pestato” un ragazzo alle medie. “Al doposcuola ha pestato malamente diverse volte il mio migliore amico buttandogli merda addosso solo perché era più debole e sensibile, chiamandolo ripetutamente fro***“. Un’accusa pesante, lanciata su un social senza neanche il coraggio di metterci la faccia.
Gaia però, che da sempre si batte contro l’omofobia e la discriminazione, non ci sta. E tramite i suoi social ha deciso di ribellarsi a questa che, secondo il suo racconto, è una bugia diffamatoria: “Non sono neanche mai andata al doposcuola“, ha detto, prima di annunciare un’azione legale.
“Mi sono stufata di questa situazione. Sono sul web da quando avevo 13 anni e venivo sempre bullizzata. A scuola ero quella che stava all’ultimo banco. Quella che si vestiva male, quella che era evitata da tutti, che stava sempre sola. Ho subito un sacco di cose e me ne sono sempre stata zitta. Ora mi ritrovo sputtanata da un sito a caso, in anonimo ovviamente. Una persona mi diffama dicendo cose non vere.
Come vi viene in mente di accusare una persona di aver fatto cose del genere, dopo che le ha subito. Mi hanno diffamato e accusato di aver picchiato un ragazzo. Di averlo chiamato con nomi offensivi. Io sono sul web da 7 anni praticamente per cercare di essere la voce di chi non riesce a parlare. Per cercare di dare un supporto alle persone come me, sfigate e all’ultimo banco, per non farle sentire sole. Qui se non ferite qualcuno non vi sentite realizzati”, ha detto Gaia su TikTok piangendo.
L’obiettivo di Gaia Chiodi è quello di dare voce alle persone che non ce l’hanno. A chi è vittima di bullismo, razzismo o omofobia.