Intervistato a Codice: La vita è digitale su Raiuno, Favij ha spiegato come funziona il business dei videogiochi e quali sono le caratteristiche che li portano al successo.
Il gaming si è molto evoluto nel corso degli anni e ad oggi viaggia a pari passo al mondo del web: i gamers supportano gli youtuber, che li promuovono e recensiscono, e viceversa. Il gaming però non intercetta solo il mondo del web ma anche altri media, come quella del cinema. Oggi, attori reali sono protagonisti dei videogame: pensiamo per esempio al fatto che nel 2020 uscirà Cyberpunk 2077, film che avrà come protagonista nientemeno che Keanu Reeves, celebre interprete di Matrix, copia digitale perfetta dell'”originale” in carne ed ossa.
Tra le modalità più popolari dei videogame, al momento, c’è sicuramente quella collaborativa, ossia quando gruppi di user si alleano in squadre per sopravvivere ad una battaglia. Nell’intervista, Favij ha raccontato a proposito di Fortnite, gioco adatto ad un pubblico di età trasversale in cui non si gioca solamente “in battaglia” ma anche tramite la cosiddetta modalità creativa che consente di disegnare vere e proprie mappe virtuali.
Il futuro del gaming, oggi, viaggia nella massima imprevedibilità: è lo stesso Favij a meravigliarsi di avere 5 milioni di iscritti al canale Youtube.
Il messaggio che emerge dall’intervista a Favij su Rai Uno, e che la rete ammiraglia ha voluto in qualche modo esprimere con la sua partecipazione alla trasmissione, è che oggi come oggi il “giocare” non è soltanto un’attività, se così vogliamo dire, ludica.
Fare gameplay oggi può diventare un vero e proprio lavoro. Ecco uno dei motivi che ha spinto Favij a definire quello di youtuber come un concetto “limitante”. Favij si considera infatti un vero e proprio creator, ovvero una persona che realizza contenuti di qualità di varia entità (da immagini, a video, giochi ecc..) caricandoli e posizionandoli sulle piattaforme più adeguate.