Nuovo giorno, nuova polemica social. Questa volta si tratta dell’Estetista Cinica che si è sfogata attraverso le Instagram Stories per ciò che è stato detto su di lei durante un programma radiofonico. La trasmissione Il Ruggito del Coniglio di Rai Radio 2, infatti, ha dato una notizia riguardante l’influencer con commenti satirici che sapevano di “classismo e misoginia”.
Come è stato spiegato, nei giorni scorsi l’Estetista Cinica è stata invitata a fare la visita notturna dei Musei Vaticani (senza percepire denaro per quest’attività). Ecco cosa è stato detto in radio:
“I Musei Vaticani hanno deciso di ingaggiare una famosa influencer – che io non conoscevo nonostante fosse così famosa – che si fa chiamare l’Estetista Cinica (poi c’è anche la Shampista crudele?! La Pedicure senza pietà!?); l’hanno assunta per fare pubblicità alla Cappella Sistina di Michelangelo… come se ne avesse bisogno”.
Ed ecco la risposta dell’Estetista Cinica che si è sfogata sui suoi canali social. Attraverso le Storie di Instagram, Cristina ha spiegato perché il modo in cui i conduttori hanno raccontato la vicenda sia sbagliato.
“Mi dispiace che nessuno degli amici de Il Ruggito del Coniglio abbia perso 5 minuti per googlare e vedere chi sono… insomma, non faccio proprio l’influencer. Faccio l’imprenditrice, 45 persone assunte, un brand di cosmetici, negli ultimi 6 mesi mi sono molto sbattuta per la promozione del territorio italiano; ero a Roma per una collaborazione col Comune. Ho offerto dei mini tour gratuiti della Garbatella e della Basilica di San Paolo alle mie follower ingaggiando le guide del Comune di Roma che erano entusiaste di questa cosa”.

“Il fatto che non mi conoscano è un lavoro di redazione fatto male. Il fatto invece che il problema sia che io faccio l’estetista e qualcuna invece possa fare la shampista io lo chiamo classismo. Cioè quindi se sono estetista non posso parlare di cultura? Io mi auguro che possano parlare di cultura le estetiste, le shampiste, gli influencer; che la cultura possa essere divulgata da più persone possibili. Per fortuna i Musei Vaticani hanno avuto questa lungimiranza”.
L’Estetista Cinica ha poi concluso spiegando la situazione attuale in Italia della cultura e di quanto appunto sia importante che tutti provino a divulgarla.
“Che la Cappella Sistina non abbia bisogno di me o di Chiara Ferragni o di nessuno per essere conosciuta è vero; purtroppo però le visite sono crollate dell’80%. Chi si occupa di comunicazione sta quindi cercando di arrivare a più persone possibile”.
“Il fatto che i ragazzi de Il Ruggito del Coniglio di Radio 2 non sappiano chi sia io non è importante; il fatto che non sappiano che i meccanismi della comunicazione nel 2020 sono cambiati è un pochino più preoccupante. Sarebbe ora di smetterla da parte dei media di comunicazione tradizionali di continuare a cavalcare questa indignazione riguardo al fatto che gli influencer vengano interpellati dai musei e (…) questi stereotipi classisti e anche un po’ misogini”.