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Er Faina è stato querelato da un ministro del governo, ecco perché e come ha reagito

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ll ministro in carica degli Affari regionali e delle Autonomie, Francesco Boccia, ha deciso di denunciare lo youtuber Damiano Coccia alias Er Faina. Il motivo? Pochi giorni fa, attraverso le sue Instagram Stories, Faina aveva detto:

“Ministro Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, con che orologetto va in giro… e poi viene a fa la moreale sulla cassa integrazione. ‘No, ci sono stati dei problemi’. Guardate lui con che va in giro. Ministro, viene a fare la morale poi? Dice c’è che per la cassa integrazione c’è da aspettare, scusate per il ritardo. Venditi l’orologio tanto te lo abbiamo pagato noi. Venditi l’orologio, così magari qualche famiglia mangia”.

Il ministro ha deciso di passare ai fatti. “La fake news che gira da giorni sui social. ha meritato una denuncia alla polizia postale. Non solo si è attribuito, in maniera vergognosa e falsa, il possesso di un orologio che ha lo stesso valore di una casa, ma lo si è fatto con insulti. Quello orchestrato da tal Er Faina, e da tutti coloro che lo hanno rilanciato, è un attacco squadrista intollerabile, al punto da meritare la denuncia” (da Repubblica). Boccia ha fatto sapere anche i soldi di un eventuale risarcimento saranno destinati all’emergenza Covid-19.

La reazione di Er Faina alla querela del ministro

Come ha reagito Damiano? Con stupore. Ecco le sue parole:

“Sembrerebbe che il ministro, il ministro Boccia, mi abbia querelato. Un ministro. Non uno che passa sotto casa, un ministro. Un ministro della Republica contro Damiano Er Faina. Davide contro Golia. Ministro, lei mi onora di questa cosa. Non pensavo di contà così tanto per un ministro della Repubblica. Una cosa che me manda fuori de testa. Grazie. Però penso che c’avete qualche ca*zo un po’ più importante a cui pensa’, credo. La cassa integrazione non se vede, il virus ancora gira, imprenditori sul lastrico, gente che non arriva a fine mese. E lei sta a pensà a me? Me onora di sta cosa. Minì, io mica ti stavo dicendo davvero di vendere l’orologio tuo. Te lo puoi pure tenè. Era per dì: levateve qualcosa di vostro pur de dà una mano agli italiani, no?!? Era una battuta, una burla ministro”.