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Gen Z ed Educazione Sessuale, cosa chiedono i giovani? Webboh ha indagato con Farmitalia

COPERTINA-ARTICOLO (2)
Sponsor Farmitalia
Quanto è importante l’educazione sessuale per i giovani? Ecco i risultati dell’indagine di Webboh Lab su un campione di 500 ragazzi Gen Z.

Quanto ne sanno i giovani sull’educazione sessuale, quali sono le fonti delle loro conoscenze e quanto ne vorrebbero sapere sull’argomento? La recente indagine svolta da Webboh Lab in collaborazione con Farmitalia ha approfondito questo tema sempre più attuale, coinvolgendo 500 ragazz* italian* di età compresa tra i 14 e i 17 anni. La ricerca svela sia le fonti di informazione più comuni tra i giovani che le loro richieste in merito allo studio dell’educazione sessuale. Cosa è stato scoperto?

Quanto ne sanno i giovanissimi?

Secondo la ricerca condotta da Webboh Lab con Farmitalia, i giovani italiani ricevono informazioni sulla sessualità principalmente attraverso i loro amic* (53,4%) e dai social media (46%). A distanza di poche percentuali troviamo la scuola e gli insegnanti con il 43,2%. Mentre la famiglia si posiziona al quinto posto con il 27,6%, solo il 5,6% dei giovani si rivolge a medici ed esperti per informazioni di questo genere.

I giovani intervistati sono convinti dell’importanza dell’affrontare argomenti legati alla sessualità all’interno delle scuole. Ma quali sono i temi che i ragazz* desiderano approfondire meglio? Al primo posto ci sono le malattie sessualmente trasmissibili (importanza: 8,47 su 10), seguite dalle relazioni e il consenso (8,40), i metodi contraccettivi (7,81) e lo studio del corpo umano (7,78).

Conoscenza dei metodi contraccettivi

Il metodo contraccettivo più conosciuto dai ragazzi della Gen Z intervistati è il preservativo con un risultato del 98,2%. A seguire troviamo la pillola anticoncezionale con 88,4%, mentre i dati mostrano una minore conoscenza riguardo all’utilizzo della spirale (49,3%) e del coito interrotto (17%).

Il 44,2% degli intervistati sa cos’è la contraccezione di emergenza. Tuttavia, la Gen Z conosce più la pillola del giorno dopo (86%) rispetto alla pillola dei 5 giorni dopo (41,8%). Il web e i social media sono le principali fonti di informazioni riguardo la contraccezione d’emergenza, con una percentuale rispettivamente del 25,1% e il 24,4%. A seguire, ci sono la scuola (15,6%) e gli amici (12,4%). Al contrario, solo il 6,9% delle persone si rivolge alla famiglia per questo genere di informazioni.

I giovani chiedono un miglioramento dell’educazione sessuale nelle scuole

Tra le proposte mosse dagli intervistati per migliorare l’educazione sessuale c’è la richiesta di un maggior coinvolgimento delle scuole, l’introduzione di servizi di consulenza dedicati, dialoghi con esperti e facilità nell’accesso a risorse online attendibili. I giovani italiani sono infatti esposti a numerose informazioni sulla sessualità, soprattutto grazie all’avvento del web e dei social media, ma richiedono fonti più affidabili per la corretta conoscenza dell’educazione sessuale.