Dopo rinvii e temporeggiamenti, Diego Lazzari ha pubblicato la sua prima canzone da “cantante“. Si intitola Vienimi a Prendere ed è disponibile a partire da venerdì 17 aprile 2020. Non si trova né su Spotify né altrove, forse per un problema tecnico, ma è stata pubblicata sul canale Youtube di Diego.
Il giorno prima di Pasqua il tiktoker romano era stato vittima di un “leak“, cioè Vienimi a Prendere eratrapelata in rete prima del dovuto a causa probabilmente di un errore tecnico o di un hacker. Diego Lazzari non aveva nascosto la sua rabbia:
“Ieri pomeriggio ho scoperto che la mia canzone sta girando non so come, non so dove e non voglio saperlo. Vi chiedo anche di far finta di niente, quindi non cercatela vi prego. Sono stato tutta la notte a cercare di risolvere questo problema prima che succeda l’inevitabile. Avevo un bel piano per questo pezzo. Sarebbe stata una bella sorpresa per tutti ma mi hanno dovuto mettere i bastoni tra le ruote come sempre. Ora entro nel gioco e voglio prendermi tutto. Quindi a tutte le persone che provano a mettermi i bastoni tra le ruote da un po’ sappiate che fin’ora (si scrive finora, sic, ndr) ho solo giocato. Non cercherò un colpevole, non mi interessa neanche. L’indifferenza è l’arma migliore, lasciate che siano i fatti a parlare”.
Di cosa parla Vienimi a Prendere?
Ecco cosa aveva raccontato Diego ai suoi followers:
“Parla di amore. La maggior parte delle cose che ho scritto nell’ultimo periodo parla di quello. Sappiate che questa canzone aveva uno scopo diverso e non doveva uscire così, Quindi sappiate che sono andato molto avanti dopo averla finita. L’ho scritta in un periodo diverso che non c’entra con quello che sto vivendo ora. Quindi alcune cose sono cambiate, ma è normale mi cambia la vita ogni giorno”.
Diego Lazzari, Vienimi a Prendere, testo
Ho fatto quattro passi in più verso di te
ma non sembra importarti più
che sia vicino casa o sulla torre Eiffel
non fa niente, dai scegli tu
vedo la luce e le corro dietro
qualche secondo
Finché non mi sveglio e non respiro più
Roma che fa da sfondo e poi Milano è il contorno
qualche sguardo rubato nel retro di un bus
rimango con gli amici di sempre
quei quattro mi ritornano in mente
ti guardo, sempre più appariscente
non serve, sta contando i segni sulla mia pelle
e sono solo in camera d’hotel
non resisto più, tu vienimi a prendere
sto bene quando stavo con te
ci ripenso come se fosse un sogno
e ti togli i vestiti
ma restano i lividi
impressi negli anni
in un corpo da brividi
che vorrei soltanto sentire su di me
adesso vienimi a prendere
in viaggio sto cercando il mio posto
in due sul moterino d’agosto ma
il casco puoi anche non metterlo
ci penserò io se poi alla fine ci fermano
e ok, sembriamo due scemi
seduti al Mc dimmi cosa bevi
che ti ho già dato tutto quello che posso
permettermi il conto, lo pago ma senza rifletterci
e sono solo in camera d’hotel
non resisto più e tu vienimi a prendere
e stavo bene quando stavo con te
ci ripenso come se fosse un sogno
e ti togli i vestiti
ma restano i lividi
impressi negli anni
in un corpo da brividi
che vorrei soltanto sentire su di me
adesso vienimi a prendere