Carlotta Fiasella si è scagliata contro un post pubblicato dal profilo social del partito Fratelli d’Italia in cui, tra le devianze giovanili, vengono inserite, insieme a droga, alcolismo, tabagismo e bullismo, anche obesità, anoressia e autolesionismo. Il post successivamente è stato cancellato e le parole “obesità” e “anoressia” sono state sostituite da un altro che parla genericamente di “disturbi alimentari”.
Perché la tiktoker, che ha sofferto di DCA, e tantissime persone si sono indignate? Per capirlo bisogna conoscere il significa di devianza: secondo il dizionario la devianza è un'”insuperabile difficoltà di adattarsi alle fondamentali norme etiche o comportamentali della società o del gruppo di appartenenza“. Wikipedia scrive: “Per devianza si intende comunemente ogni atto o comportamento di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro a una qualche forma di sanzione, disapprovazione, condanna o discriminazione“. L’enciclopedia Treccani ricorda che “Tradizionalmente sono o sono state considerate forme di devianza la criminalità, la delinquenza giovanile, la violenza, il suicidio, l’abuso di droghe, l’alcolismo, l’omosessualità, la malattia mentale”. La situazione con il tempo è cambiata certe cose, come ad esempio l’omosessualità, per fortuna, non sono più considerate tali.
Ora che avete un quadro più generale, potete capire lo sconforto (per non dire schifo) che ha potuto provare Carlotta quando ha trovato nella lista del post anche i disturbi alimentari. La creator ha deciso di sfogarsi su TikTok e ha mandato un messaggio alla leader del partito, Giorgia Meloni:
Ho una novità per voi da parte del partito Fratelli d’Italia. Ragazzi lo sapevate che anoressia, obesità e autolesionismo sono devianze? Non sono malattie, sono devianze. Oggi Fratelli D’Italia ha pubblicato un post dove elencava tutte le devianze giovanili e si chiedeva ai giovani da che parte stare. Tra le devianze troviamo, droga, bullismo, quindi atti violenti e anche anoressia, obesità e autolesionismo. Povera Italia, mi chiedo in che ca**o di paese vivo, perché non ho parole.
Non trovo neanche le parole per descrivere tutto il mio disgusto verso questa situazione… Carissima Giorgia Meloni, più di 4000 persone all’anno muoiono di disturbi alimentari. Ho combattuto anni contro la “devianza” dell’anoressia e riuscire a guarire da questa malattia è stata veramente la cosa più difficile della mia vita. E’ una perenne lotta contro te stesso. Il disturbo alimentare vive dentro di te. Ti mangia da dentro. Tutte le scelte che fai a 360°, perché va ad intaccare ogni ambito della tua vita, sono condizionate dal disturbo alimentare.
Non azzardarti mai più a chiamarle “devianze” e cerca di portare rispetto a tutte le persone che ne hanno sofferto e che continuano a soffrirne oggi e alle famiglie delle persone che devono stare accanto a queste persone malate. Dio solo sa quanto hanno sofferto i miei genitori per la mia malattia… E per tutti quei genitori che invece hanno perso dei figli a causa di queste malattie. Non devianze.
Mi viene il voltastomaco. Per uscire da queste malattie servono medici specializzati e centri pubblici, che garantiscano la possibilità di guarigione a tutti. Anche a coloro che non si possono permettere un centro privato. Io mi sono affidata ad una struttura privata e ne sono uscita. Chi è meno fortunata di me continua ad avere un disturbo alimentare. Carissima Meloni, la velocità con tu intervieni sul disturbo alimentare è direttamente proporzionale alla velocità di guarigione. Vogliamo fare qualcosa ed offrire dei centri pubblici, invece di sparare minc*iate? Grazie! E scusatevi almeno!
Attenzione: il messaggio è sbagliatissimo a prescindere da chi lo dice. Non si possono definire l’anoressia, l’obesità e l’autolesionismo delle devianze. Così facendo non si affronta il problema, lo si demonizza, perché si colpevolizza chi ne è vittima. Il mostro è la malattia, non chi la combatte.